Estero

Ucraina, il dopo Ianukovich: situazione tesa nel Paese, Russia schiera i mezzi blindati

KIEV (UCRAINA), 26 FEBBRAIO 2014- “Non tollereremo tentativi separatisti e pressione” ha detto Arsenij Jatseniuk, uno dei leader della protesta che ha portato alla cacciata di Viktor Ianukovich e probabile prossimo primo ministro. Anche ora che le opposizioni hanno ottenuto il potere, la situazione in Ucraina resta comunque tesa. A preoccupare maggiormente sono le regioni orientali, le più filo-russe.

La Russia ha rafforzato le misure di sicurezza a Sebastopoli, già teatro nel 2006 di pesanti scontri tra nazionalisti ucraini e giovani locali. In questi giorni nella città sede della Flotta del mar Nero, sono state dislocate davanti al Quartier generale della Marina due autoblindo, in quanto si temono provocazioni.

“Invito i Paesi del memorandum di Budapest e in particolare la Russia, a ricordarsi delle garanzie di sicurezza territoriale garantita allo Stato ucraino” ha detto Jatseniuk. Il documento a cui fa riferimento il leader ucraino è quello firmato nel 1994 anche da Mosca e Washington e che sancisce l’indipendenza del Paese e l’intangibilità delle sue frontiere in cambio della consegna dell’arsenale atomico allora detenuto.

Per quanto riguarda la situazione del post-Ianukovich, diversi sono ancora i nodi da sciogliere. Per quanto riguarda l’ex primo ministro, del quale si sono perse le tracce, i deputati hanno votato una risoluzione per farlo processare dal Tribunale penale internazionale a L’Aia. Tuttavia dall’Olanda arriva uno stop su tale ipotesi, non avendo mai l’Ucraina firmato la convenzione del Tribunale. Per quanto riguarda invece la situazione governativa a Kiev, mentre il ministro degli Esteri russo Lavrov chiede sostanzialmente all’Europa e agli Stati Uniti di restare fuori dagli affari ucraini, la costituzione del nuovo esecutivo tarda a prendere forma. Il governo di Unità nazionale doveva già nascere ieri, invece il presidente ad interim Aleksandr Turchinov ha annunciato che ci vorranno ancora 48 ore.

Federica Sterza

Foto www.lastampa.it

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