Lupi su Sblocca-Italia: "Vale 100 mila posti di lavoro". Costruttori critici su fondi stanziati
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ROMA, 31 AGOSTO 2014 - Il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi ha quantificato oggi gli effetti che produrrà sul mondo del lavoro il nuovo decreto Sblocca-Italia, affermando che "attiverà risorse in grado di creare 100 mila posti di lavoro".
Non tutti, però, sembrano essere in linea con l'ottimismo espresso da Lupi. In particolare, i costruttori storcono il naso sulla quantità di risorse stanziate. Il presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti, ha infatti dichiarato che il decreto "ha un’ottima impostazione, ma ci sono troppe poche risorse". "3,8 miliardi - ha sottolineato - non bastano e non rappresentano uno choc per l’economia".[MORE]
Dal canto loro, anche ecologisti e Legambiente criticano l'azione del governo, parlando di "troppo cemento" e di "confusione", dal momento che il decreto non rappresenterebbe un progetto futuro chiaro e darebbe ascolto solo alle esigenze di alcune lobby. Infine, Cgil parla di "poche novità per un settore che ha bruciato 800 mila posti in 6 anni".
Accanto alle voci di dissenso, però, compaiono anche molti consensi, dal momento che con il decreto si darà il via a opere attese da anni. Il ministro Lupi, difendendo le misure, ha chiarito che "la grande novità del decreto sta nel fatto che contrariamente al passato, quando venivano stanziate le risorse ma poi non venivano spese o spese male, c’è una data: entro il 31 agosto 2015 tutte le opere devono aprire i cantieri’’.
Valentina Vitali
(Foto: www.uritaxi.it)