Estero
Ucraina: elezioni nelle repubbliche separatiste
ANCONA, 02 NOVEMBRE 2014 – Seggi elettorali aperti dalle cinque del mattino a Donetsk e Lougansk, le due regioni separatiste filorusse dell'Ucraina dell’est. Le elezioni, mirate all’elezione di presidenti e parlamenti, sono appoggiate dalla Russia, ma non riconosciute né da Kiev né dall’Occidente.
Sembrerebbe che Mosca sia intenzionata a riconoscere come legittime le elezioni, nonostante le richieste avanzate telefonicamente da Ucraina, Germania e Francia, che nella notte di giovedì hanno tentato di fare avere un ripensamento all’occupante del Cremlino. Putin ha ribadito l’importanza di intavolare "un dialogo serio" tra i ribelli e il governo di Kiev, in modo da riuscire ad ottenere "una stabilizzazione completa della situazione". La Casa Bianca ha definito “illegittimo” il voto in corso oggi, che va inoltre a cozzare con quanto stabilito il 5 Settembre scorso dagli accordi di Minsk.
[MORE]
E’ alta la tensione sul territorio dell’Ucraina ormai smembrata. Alla vigilia, i combattimenti fra i miliziani e le truppe del governo di Kiev sono diventati sempre più accesi: secondo i dati fin’ora emersi, sei soldati ucraini sono deceduti nei combattimenti e dieci sono rimasti feriti. Non si conoscono, al momento, i numeri delle vittime e dei feriti fra i componenti delle milizie separatiste filorusse.
In base a quanto emerso dai sondaggi locali, a Donetsk dovrebbe sedere sulla poltrona presidenziale Aleksandr Zakharcenko, mentre Igor Plotnitski dovrebbe essere il presidente eletto a Lugansk. Stando a quanto reso noto dalle autorità ribelli di Donetsk, sarebbero state stampate tre milioni di schede elettorali, mentre 34.000 persone avrebbero già espresso il loro voto su internet.
(foto maaleht.delfi.ee)
Elisa Lepone