Estero
Ucraina: appello di Poroshenko all'Onu per intervento dei caschi blu
KIEV, 19 FEBBRAIO 2015 – Ancora alta la tensione in Ucraina, incentrata questa volta sul ruolo delle Nazioni Unite, dopo il ritiro dei soldati ucraini da Debaltsevo.
Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha approvato l’appello lanciato dal presidente ucraino Petro Poroshenko in merito al dispiegamento di caschi blu nell'Est ucraino, al fine di assicurare la tregua, nel rispetto degli accordi sottoscritti a Minsk tra Kiev e i ribelli filorussi: sarebbe «la migliore opzione per garantire la sicurezza, in una situazione in cui il cessate il cessate il fuoco non è rispettato né dalla Russia, né da coloro che la sostengono», ha dichiarato il capo di Stato.[MORE]
Ma la proposta è stata bocciata dal negoziatore dei ribelli Denis Pushilin, in quanto violerebbe gli stessi accordi. Per l’ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Vitali Churkin, «Quando qualcuno - ha osservato -, invece di fare ciò su cui ci si è messi d'accordo, promuove un nuovo schema, solleva dei sospetti sulla volontà di distruggere gli accordi di Minsk».
Tale posizione, non è operò condivisa da tutti i leader dei ribelli filorussi. Secondo quanto riportato dai media russi, Eduard Basurin, il vice comandante delle milizie dell'autoproclamata repubblica di Donetsk, ha dichiarato: «Fin dall'inizio, quando è cominciato questo conflitto, avevamo suggerito alla Russia e agli altri Paesi presenti nel consiglio di sicurezza dell'Onu, di considerare la questione dell'invio di peacekeeper lì. Ci fu opposto un rifiuto. Se ora vogliono mandarli, non siamo contrari, lasciamo che li mandino».
Intanto, a Debaltsevo, si staglia contro il cielo la bandiera della Novorossia - con la croce blu di sant'Andrea su sfondo rosso - issata dalle milizie dell'autoproclamata repubblica di Donetsk.
Ue e Stati Uniti hanno condannato l’occupazione delle truppe filorusse: «È chiaro che Mosca e i separatisti russi nell'est dell'Ucraina non stiano rispettando i termini dell'accordo di Minsk», ha dichiarato Josh Earnest, il portavoce della Casa Bianca.
In conferenza stampa a Donetsk, Eduard Basurin, il rappresentante del ministero della Difesa dell'autoproclamata repubblica locale, ha asserito che «Negli scontri per la conquista di Debaltsevo sono stati uccisi 3.088 soldati ucraini, di cui 40 nella notte».
Domenico Carelli
(Foto: tg3.rai.it)