Uccisione di Osama Bin Laden: è giallo
Estero Lazio

Uccisione di Osama Bin Laden: è giallo

lunedì 2 maggio, 2011

New York - 2 maggio 2011 – È proprio nel cuore della notte che Barack Obama “grida” orgogliosamente all’Occidente: “Abbiamo ucciso Osama Bin Laden!
Il leader di Al Qaeda, secondo quanto riferito dal New York Times, dovrebbe aver perso la vita ieri mattina all’alba nel corso di un’operazione delle forze speciali americane e della Cia nella città di Abbottabad, a 75 chilometri dalla capitale del Pakistan.[MORE]

Bin Laden si trovava in un bunker di massima sicurezza, blindato, privo di telefono, connessione internet e qualunque mezzo di comunicazione con l’esterno. L'intelligence Usa sarebbe arrivata a lui seguendo le tracce del suo corriere più fidato. Al loro arrivo l'uomo avrebbe opposto resistenza, rimanendo ucciso durante uno scontro a fuoco con un colpo in fronte. Sarebbero cinque i morti in tutto del blitz e nell'operazione, secondo le fonti di intelligence sarebbero stati arrestati due mogli e sei figli del leader.

Tuttavia ancora aleggia il mistero sulla sua morte. Infatti, contrariamente a quanto annunciato sul suo sito, la Cnn rende subito noto che sono ancora in corso gli esami del Dna sul cadavere identificato come quello di Osama Bin Laden, spiegando che sono state scattate foto del cadavere da cui “non e’ impossibile” riconoscere l’uomo.Giallo anche sulla sua sepoltura. Secondo un funzionario della Cnn, il cadavere sarebbe stato sepolto in mare e poi trattato secondo la tradizione islamica, ma secondo lo studioso Mahmoud Ashour, “gettare il corpo in acqua sarebbe peccato”. Più probabile, invece, come scrive il quotidiano americano Sim, che sia stato fatto ciò, "per evitare di creare una tomba da venerare".

E mentre gli Stati Uniti e l’intero Occidente festeggiano, i talebani pakistani minacciano attacchi contro gli infedeli: “Se è stato martirizzato, vendicheremo la sua morte e lanceremo attacchi contro i governi americano e pakistano e le loro forze di sicurezza. Sono nemici dell’Islam!”.  Un membro di Al Qaeda nello Yemen, quando da un’emittente televisiva all’altra si susseguono notizie contrastanti, alcune delle quali sostengono che le foto siano un falso, conferma la notizia: "Per noi è una catastrofe".
 


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