Uccise tassista per una precedenza non data: condannato a 10 anni
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MILANO, 19 OTTOBRE 2014 - È stato condannato a dieci anni di reclusione per omicidio preterintenzionale, Davide Guglielmo Righi. L’uomo, lo scorso 22 febbraio, aveva causato la morte del tassista Alfredo Famoso, 68 anni, colpendolo con una confezione di bottiglie di plastica al termine di una lite di viabilità.
Il fatto si era verificato in via Morgagni, a Milano. Secondo la ricostruzione del procuratore aggiunto Alberto Nobili e del pm Maria Teresa Latella, nel momento in cui il tassista Famoso non si era fermato prima delle strisce pedonali, senza far passare Righi e la sua compagna al nono mese di gravidanza, l’uomo aveva reagito lanciando contro il taxi una confezione con quattro bottiglie d’acqua.
Sempre secondo l’accusa, quando il tassista è sceso dalla macchina, Righi gli ha scagliato contro il volto la confezione d’acqua facendo finire Alfredo Famoso a terra. Proprio la caduta a terra ha causato al tassista un gravissimo trauma cranico che, dopo due giorni di coma, lo ha condotto alla morte.
La prima Corte d’Assise di Milano, presieduta da Guido Piffer, ha escluso le aggravanti dei futili motivi e della recidiva che erano state contestate dal pm Latella, con annessa richiesta di una condonna a 13 anni di carcere.
La difesa, con il legale Isabella Giuffrida, chiedeva invece il riconoscimento di eccelso colposo in legittima difesa. Attenuante, questa, che è stata respinta dalla Procura poiché anche i racconti dei testimoni e le indagine eseguite hanno mostrato che non c’era stata alcuna colluttazione.[MORE]
Lo scorso 27 febbraio il gip Gianfranco Criscione aveva disposto la scarcerazione di Righi (che da allora è agli arresti domiciliari) riqualificando il reato da omicidio volontario a omicidio preterintenzionale. I giudici hanno riconosciuto provvisionali di risarcimento alla moglie della vittima (100mila euro), ai due figli (80mila euro a testa) e ai due fratelli (30mila euro a testa). Alla Asl di Milano è andato un risarcimento di 12mila euro. Le motivazioni saranno rese note fra 15 giorni.
(Immagine da siciliainformazioni.com)
Giovanni Maria Elia