Cronaca
Uccise compagno con una katana, 12 anni di carcere
MILANO, 11 OTTOBRE- La Corte d'Assise di Milano ha condannato a 12 anni di carcere e a 3 di libertà vigilata a pena espiata Valentina Aguzzi, la donna di 44 anni imputata per l'omicidio del compagno Mauro Sorboli, colpito con una spada katana che gli ha reciso l'arteria femorale, nel marzo scorso.
Due anni in meno di quelli chiesti dal pm Silvia Arduni che aveva sostenuto la tesi dell'omicidio volontario con dolo eventuale perche' "quando la donna lanciò la katana lunga 30 centimentri "non immaginava che l'uomo sarebbe morto, ma era accecata dalla rabbia e ha accettato le conseguenze di quel gesto, salvo poi pentirsene subito dopo".
Per i giudici invece non si trattò di un omicidio volontario, ma preterintezionale, comunque aggravato dall'uso di armi. Aggravante che la Corte ha bilanciato con la concessione delle attenuanti generiche, chieste dallo stesso PM. Secondo l'accusa, infatti, la donna sarebbe stata "onesta, ha detto la verità e ha cercato di rimediare al gesto e di ridurre al minimo le conseguenze, stringendogli l'asciugamano e chiamando i soccorsi".
L'imputata si è difesa spiegando le sue ragioni: "abbiano litigato ma lui era sdraiato a letto e non aveva nessuna reazione, mi diceva di non rompere e di tornare a letto". Allora ha detto di avere gettato contro il 40enne l'arma con che si trovava sul comodino della loro abitazione. "L'ho tirata come se avessi in mano un righello - si era giustificata la donna, presente alla lettura del verdetto - o un qualsiasi altro oggetto".
L'avvocato difensore, Nicola Saettone, ha annunciato ricorso in appello dopo il deposito delle motivazioni previsto tra 60 giorni.
Emanuela Salerno
Fonte immagine: www.casertaweb.it
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