Estero
Uccide la figlia mettendola nel microonde
Roma, 22 giugno - Giunge al termine la triste indagine per la morte di una neonata americana. Arrrestata la madre, Ka Yang, 29 anni, ora in carcere a Sacramento, California, per aver ucciso la figlia Mirabelle Thao-Lo infilandola nel microonde il 17 marzo scorso. Gli altri tre figli della donna sono stati affidati ai parenti.[MORE]
Dopo le analisi effettuate sul corpo della bambina, la polizia si dichiara sicura che l'omicidio sia stato commesso dalla mamma della neonata: «Abbiamo le prove che ci portano a lei - dice Norm Leong, portavoce del dipartimento della polizia locale al quotidiano Sacramento Bee. Tuttavia il movente rimane un mistero». Il motivo è che le ferite erano particolarmente profonde e caratteristiche delle ustioni di quarto grado.
Laura Peck, l'ufficiale che ha seguito il caso, ha dichiarato che le indagini sono durate così a lungo perché è stato davvero difficile ricostruire le cause che hanno provocato la morte della neonata. Gli investigatori hanno comparato la tragica fine della bambina ad altri tre casi simili accaduti in passato negli Stati Uniti d'America e precisamente a Dayton (Ohio), Galveston (Texas) e nella contea di New Kent County (Virginia): «Casi del genere sono davvero rari - ha confessato la Peck ai media americani - Le ferite erano veramente particolari». Tuttavia, gli investigatori ritengono che la donna possa avere dei seri disturbi mentali. Se così fosse potrebbe non ricevere una pena poi così lunga. In caso contrario, se fosse accertata la sua colpevolezza e non fosse appurata nessuna infermità mentale, Ka Yang rischia di passare gran parte della sua vita in carcere.
Non è il primo caso di questo tipo. Il mese scorso China Arnold di Dayton è stata condannata all'ergastolo per aver ucciso nel 2005 nel forno a microonde sua figlia nata da appena 28 giorni. E' andata meglio a Joshua Mauldin, di Galveston che dovrà scontare 25 anni di reclusione per aver tentato di uccidere nello stesso elettrodomestico la figlia di due mesi. Fortunatamente la bambina è sopravvissuta, ma ha riportato gravissime lesioni e i medici hanno dovuto amputarle l'orecchio sinistro. Infine nel 2000 Elizabeth Renee Otte una mamma della Virginia fu condannata a soli 5 anni di carcere per aver ucciso la figlia con la stessa atroce tecnica. La donna che durante il processo testimoniò di non ricordare nulla è riuscita ad ottenere una pena così lieve perché i suoi difensori hanno dimostrato che è malata di epilessia e ciò le provoca improvvisi «blackout» mentali.
Caterina Gatti