Economia

Tutte le novità del decreto lavoro: dai contratti determinati, a quello che riguarda mamme e datori

ROMA, 17 APRILE 2014- Arrivano le modifiche dei contratti di lavoro. La commissione Lavoro della Camera ha approvato un emendamento del Pd con il quale si riduce il numero di possibili rinnovi dei contatti determinati, che passa da 8 a 5, lasciando però invariato il termine complessivo dei 36 mesi. Il via libera da parte della commissione al provvedimento è atteso nel pomeriggio, al termine delle votazioni dell’assemblea sul Documento di economia e finanza (Def). [MORE]

Le reazioni alle modifiche non si sono fatte attendere. In prima linea è il Nuovo Centrodestra che esprime la propria posizione nelle parole del suo capogruppo alla Camera Nunzia De Girolamo: “In commissione lavoro si è verificato uno dei casi in cui la sinistra non sembra quella di Renzi ma la solita, vecchia sinistra. Lì ci sono sempre maggioranze variabili a seconda dei temi”.

Inconcludente l’incontro di oggi anche secondo il capogruppo Ncd in commissione Lavoro alla Camera, Sergio Pizzolante: “In commissione il lavoro si è concluso male, eravamo partiti per smontare la “Fornero”, è finito che il Pd ha smontato la “Poletti”. Con 21 deputati Pd, di cui 14 funzionari Cgil e Fiom”, prosegue Pizzolante, “si alza continuamente un muro rispetto alle riforme, a noi, a Renzi”. E sempre secondo Pizzolante, “Renzi sul tema delle riforme del lavoro non ce la fa”. Ncd ha annunciato “battaglia in Aula, con emendamenti per ripristinare il testo originario”.

Alcune novità però sono all’orizzonte. Diventano innanzitutto più rigidi i vincoli per i datori di lavoro. Nel momento in cui assumono lavoratori a tempo determinato, superando il tetto del 20%, sono obbligati all’assunzione a tempo indeterminato.

Novità interessanti anche sui contratti a tempo determinato per le mamme: potranno conteggiare il periodo di congedo di maternità, ai fini dei requisiti necessari per acquisire il diritto di precedenza per le assunzioni a tempo indeterminato. La proposta di modifica stabilisce che il congedo di maternità “concorre a determinare il periodo di attività lavorativa utile a conseguire il diritto di precedenza” nel caso in cui l’azienda sia pronta ad assumere a tempo indeterminato. Per le mamme precedenza anche nelle assunzioni a tempo determinato effettuate entro i successivi 12 mesi.

Nessuna decisione invece per quanto riguarda il ddl contro le dimissioni in bianco: la commissione Lavoro del Senato ha rimandato la questione al Job Act.

Federica Sterza

Nella foto il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociale Giuliano Poletti