Cronaca
Turista violentata: solidarietà romana
La ragazza, 28 anni, statunitense, è stata portata da un romeno senza fissa dimora in una cabina elettrica: lì l'aggressione. Eppure cercava solo un aiuto per trovare un hotel in cui passare la notte. Atrovare lei, è stato un giovane romeno, 30 anni, che approffittando della ingenuità della turista, l'ha condotta in un anfratto sotterraneo di Villa Borghese, dove nei meandri di una cabina elettrica aveva ricavato una stanza, la sua casa, dove c’era un materasso e alcuni soprammobili. [MORE]
Dopo lo stupro, la giovane americana era riuscita ad allontanarsi dal sotterraneo e a dare l’allarme. ercava un albergo per proseguire il suo soggiorno romano. E si è fidata di un giovane romeno, dall’aspetto di bravo ragazzo, conosciuto poco prima alle bancarelle di piazza della Repubblica. Così, parlando in inglese, il giovane, di 30 anni, a Roma senza fissa dimora, è riuscito a convincere una ragazza californiana, di origine filippina, a seguirlo alla ricerca di un hotel. Poche ore più tardi, sempre nello stanzino, gli agenti del commissariato Viminale, diretti da Carmine Belfiore, hanno sorpreso il romeno che dormiva sullo stesso materasso e lo hanno arrestato.
La città è stata colta nel suo punto più delicato, perchè con l'essesima violenza sulle donne, si tira in causa l'impegno della classe governativa della capitale, che della tutela del turista e della donna in particolare, dovrebbe fare uno dei punti d'attenzione. «Tale atto conferma quanto da tempo viene denunciato dalla città e dalle donne di Roma: una città sempre più insicura, intollerante e pericolosa per le donne», si legge in una nota della segreteria del Pd di Roma. «Nonostante i proclami sulla sicurezza e gli improbabili annunci sul pugno duro - aggiunge la deputata del Pd Ileana Argentin - la Capitale continua ad essere preda di scorribande ai danni delle donne. Poco dopo la richiesta di Cirinnà e Azumi, che chiedeva un atto di solidarietà, arriva la nota del sindaco Alemanno: «Questa sera (giovedì) il Colosseo verrà acceso per ricordare la violenza subita da una turista statunitense qualche giorno fa. La decisione adottata dall’Assemblea capitolina lo scorso novembre ha lo scopo di far luce sui casi di prevaricazione nei confronti delle donne ed evitare che episodi del genere restino nell’ombra. Si tratta di un gesto simbolico ma, come ricordato anche dai consiglieri Cirinnà e Azuni, importante».