Cultura e Spettacolo
Turismo: una via francigena dalla Sicilia verso Gerusalemme
PALERMO, 29 MARZO 2014 - Anche in Sicilia si sta lavorando a una via francigena verso Gerusalemme che si snoda tra l'asse Palermo-Agrigento, Castronovo di Sicilia (Palermo), alcuni comuni del Parco delle Madonie e Mazara Del Vallo (Trapani).
Come è noto, l’espressione “via Francigena” nel Medioevo indicava la strada, o meglio il fascio di strade che metteva in comunicazione le regioni d’Oltralpe con Roma. Il continuo flusso di pellegrini che da tutta Europa si dirigeva a Roma e a Gerusalemme caratterizzò la Francigena come la più importante via di pellegrinaggio. Con questo significato la denominazione “via Francigena” giunse per irradiazione sinonimica nella Sicilia normanna che, come tutto il mondo medievale, fu sensibile alla pratica del pellegrinaggio.
L’iniziativa che si sta mettendo in atto infatti propone un “viaggio” e “scoperta” di un percorso “insolito” come implementazione di un itinerario culturale attraverso la sperimentazione di prassi di turismo relazionale integrato.
[MORE]
La proposta del recupero e della messa a sistema in Sicilia di percorsi seguiti nel Medioevo da mercanti e pellegrini verso Gerusalemme è stata lanciata dall'associazione "Amici dei Cammini Francigeni di Sicilia" e dall'associazione "Itinerari del Mediterraneo (Itimed), tra i promotori della "Rete delle associazioni per la Francigena di Sicilia", durante una tavola rotonda che si è svolta ieri pomeriggio a Palermo. Nell'ambito dell'incontro è stato anche presentato il progetto europeo "The Way to Jerusalem', un itinerario turistico culturale, in questo momento al vaglio del Consiglio d'Europa, con capofila l'Università pugliese di Lecce, che ha ricostruito una via francigena che parte dal Salento e tocca Venezia, la Croazia, la Bulgaria, la Grecia e la Romania. Il progetto ha l'obiettivo di promuovere il turismo responsabile e lo sviluppo culturale, economico e sociale dei territori di questi Paesi come un'unica destinazione turistica integrata.
"La Rete ed il progetto internazionale 'The Way to Jerusalem' - ha spiegato Antonella Italia, presidente di Itimed - camminano paralleli e intendono sviluppare circuiti di buone prassi in territori rurali tenuti fuori dalle rotte turistiche convenzionali. Confidiamo nella lungimiranza delle Istituzioni e nella capacità che avranno di leggere dentro i passi e la polvere delle antiche vie".
Michela Franzone