Politica
Turismo e commercio, Rossi: "Condividere gli obiettivi per far ripartire lo sviluppo"
FIRENZE, 8 NOVEMBRE 2013 - Queste le dichiarazioni e l'invito fatto alla platea degli Stati generali del turismo e del commercio chiudendo i lavori della mattinata, da parte del Presidente Enrico Rossi, riportate dal sito regionale della Toscana. "Diamoci quattro, cinque obiettivi comuni e condivisi, lo spirito che vedo rappresentato in questa giornata di lavoro comune su due settori essenziali per l'economia toscana ce lo consente. Il mio impegno è chiudere il lavoro di questa legislatura con soddisfazione reciproca".
"Le strade da percorrere insieme sono quelle già individuate" ha proseguito il presidente. "Ad esempio per il commercio battere le liberalizzazioni selvagge che hanno mostrato tutti i loro limiti, e puntare sull'equilibrio indispensabile tra il piccolo commercio, salvaguardia di centri storici e borghi, e la pur importante grande distribuzione. Occorre partire dai bisogni reali dei cittadini, per i quali non sembra indispensabile scegliere la strada cui siamo sempre stati contrari della libertà assoluta".
"Riformare la promozione attraverso la creazione di un unico soggetto responsabile – ha aggiunto Rossi – è un'altra partita da portare avanti insieme, perché dobbiamo favorire lo sviluppo di questa regione così ricca di offerte e per la quale il turismo è importante fonte di ricchezza. Per questo è fondamentale puntare allo sviluppo di un turismo più consapevole e spinto a restare, fuori dalle logiche del mordi e fuggi. La nostra terra è un valore da offrire attraverso la valorizzazione di settori solo in apparenza marginali; basta pensare alla crescita incredibile del settore dell'agriturismo negli anni, che la Regione ha supportato con forza. O anche le suggestioni di conoscenza che già esercita la Via Francigena, e che potrà esercitare ancor più quando sarà completamente percorribile su tutti i 450 chilometri toscani a Pasqua del 2014".
"Solo in questo modo, attraverso la coesione, potremo rispondere alle minacce che ancora rendono buio il futuro", ha concluso il presidente Rossi. "Da Bruxelles, dove ero ieri, riporto due notizie: la prima buona la conoscete, la scelta della Bce di ridurre ancora il costo del denaro per dare fiato ai mercati. E, dico io, sperando che serva a famiglie e imprese, non a ricapitalizzare il sistema bancario come è già accaduto. La seconda invece è negativa, e cioè che se l'Italia sfonderà il 3 per cento del deficit la Ue ci erogherà solo il 50 per cento dei previsti, indispensabili fondi strutturali. Sono segnali solo in apparenza contraddittori che indicano la strada della serietà e della sobrietà come l'unica percorribile per il Paese".
Fonte: Regione Toscana [MORE]