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Turchia, attentato kamikaze: ragazza vicina all'Isis si fa esplodere a Suruc. Almeno 32 vittime

ISTANBUL, 20 LUGLIO 2015 - Nella provincia di Sanliurfa, lungo il confine turco-siriano, la città di Suruc è stata, questa mattina, scossa da un terribile boato, provocato, secondo le prime fonti, da un attentato kamikaze condotto da una miliziana vicina al sedicente Stato Islamico.[MORE]

L'ATTENTATO: 32 MORTI E ALMENO 100 FERITI

Sarebbero almeno 32 le vittime accertate e più di 100 i feriti, ma il bilancio potrebbe ancora salire. Tra i corpi, a riferirlo è Al Jazeera, è stato ritrovato anche il cadavere di una diciottenne, presunta artefice dell'esplosione. Da quanto recentemente appreso, la giovane, sarebbe un'affiliata del gruppo terrorista Isis. L'attentato, è stato realizzato nel giardino del centro culturale Amara, gestito dal comune di Suruc, in cui si trovavano oltre 300 persone in occasione di un incontro, indetto dalla Federazione delle Associazioni dei Giovani Socialisti, in virtù d'un programma di aiuti per favorire la ricostruzione nella cittadina di Kobane, per mesi sotto assedio dai miliziani dello Stato Islamico, recentemente, liberata. 

KOBANE DUE VOLTE FERITA

"Giovani turchi e curdi erano arrivati qui per andare a Kobane e c'erano programmi per attività di tre o quattro giorni", ha dichiarato Pervin Buldan, deputata turca del partito filo curdo Hdp. Altri deputati, legati al partito della Buldan, in queste ore, stanno dirigendosi verso la città colpita. Dal ministro dell'Interno turco, giungono rassicurazioni sull'attività di indagine ma, il timore che, nel corso della giornata, il numero delle vittime cresca, rimane alto "siamo preoccupati che il numero dei morti possa crescere. I responsabili saranno trovati e processati presto". Quasi contemporaneamente all'attentato di Suruc, a Kobane, si è registrata un'esplosione dai contorni poco chiari. Fonti diverse, affermano e negano, si tratti di un secondo attentato. La tv satellitare curda Rudaw, citando l'Osservatorio siriano per i diritti umani, parla di un'autobomba che avrebbe determinato la morte di, almeno, due combattenti curdi "un attentatore suicida ha fatto esplodere un'autobomba a un checkpoint a sud di Kobane. Due combattenti curdi sono stati uccisi nell'esplosione", a ribadirlo, Rami Abdel Rahman, direttore dell'Ong. Dal sito del giornale Hurriyet, fonti della sicurezza di Ankara, confermano l'attentato di Kobane, senza però citare la presenza di vittime.

Qualificazione, quella dell'esplosione, del tutto smentita dalle fonti curde. Membri dell'Ypg assicurano, infatti, che la natura delle plurime esplosioni, verificatesi questa mattina a Kobane, non avrebbe collegamento alcuno con pseudo attentati, bensì con un programma di detonazione indotta per i residui bellici abbandonati nella cittadina dalle milizie dell'Isis, definitivamente respinte, dai curdi, lo scorso gennaio.

Fonte foto: lapresse.it

Ilary Tiralongo