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TUNISI, 29 FEBBRAIO 2012- Ancora vivi i dibattiti e le polemiche in Tunisia riguardo la questione sul velo integrale, il niqab, che nasconde tutto il corpo della donna lasciando visibili solo gli occhi. Gli insegnanti universitari tunisini si stanno opponendo alla presenza di ragazze che indossano il velo durante le lezioni, secondo i regolamenti degli atenei tunisini.L’ennesima aggressione è avvenuta contro due di loro da una decina di studenti di fazione salafita, alla facoltà di Lettere, Arti e Scienze umane di La Manouba. È stato scelto, anche questa volta, di usare la violenza per difendere quello che, dalla religione islamica, viene considerato un diritto. [MORE]Forse sceglieranno di agire come alcune studentesse, della Ain Shams University (la seconda università pubblica del Cairo), che nel 2009 hanno deciso di presentare ricorso in tribunale perchè è stato loro impedito di sostenere alcuni esami a causa del niqab. Ciò è avvenuto in seguito alla decisione del Grande imam Sayyed Al Tantawi, dell’università egiziana di Al Azhar, di bandire il niqab nelle occasioni e nei locali dove sono presenti solo donne. L’avvocato delle giovani si appellò ai diritti umani per difendere l’uso del niqab «perchè la donna che non lo porta ha il diritto di indossare ciò che vuole, mentre chi indossa il niqab non ce l’ha» e contestò il fatto che lo stato egiziano pur dichiarandosi “uno stato islamico” che fa riferimento alla sharia, in realtà “non applica la legge islamica”.
Prima di questi avvenimenti lo stesso Al Tantawi, non avendo ancora assunto l’incarico presso l’università, aveva emanato una fatwa in cui affermava che il niqab era un dovere per tutte le donne.
(foto da: boukrine.centerblog.net)
Giulia Donati