Estero
Tunisi, il ministro Trabelsi: “No ai rimpatri unilaterali e forzati dei migranti”
TUNISI, 20 DICEMBRE -La Tunisia “rifiuta categoricamente” i rimpatri forzati e unilaterali dei migranti da parte dei Paesi di accoglienza. Lo ha dichiarato il ministro agli Affari sociali, Mohamed Trabelsi, intervenendo a un seminario in occasione della Giornata internazionale per i diritti dei migranti.
“Il governo – ha spiegato il ministro – sostiene il diritto dei migranti all'integrazione e all'ottenimento dei diritti fondamentali nei Paesi di accoglienza. Siamo pronti a favorire il loro rientro qualora lo volessero, mentre la pratica di alcuni Paesi di accoglienza di prendere iniziative di rimpatrio unilaterali non è accettabile”. Trabelsi ha sottolineato, infatti, che la questione “può essere risolta solo attraverso trattati e accordi internazionali”.
Nel 2019 dovrebbe intanto arrivare nel parlamento tunisino un programma sulle migrazioni ideato dal governo e dal ministero degli Affari sociali. Un piano che l'Italia dovrà guardare con attenzione, per mettere a punto la strategia migliore e raggiungere quegli “accordi internazionali” che potranno garantire i rimpatri dei clandestini. Quella tunisina, secondo i dati forniti dal Viminale, è infatti la comunità più rappresentata tra gli sbarchi avvenuti nel 2018 nel nostro Paese.
Nei mesi scorsi il tema rimpatri verso la Tunisia era salito agli onori della cronaca per via di 45 stranieri bloccati in Italia a causa del maltempo. A settembre Matteo Salvini era volato a Tunisi per trovare un accordo sul controllo delle coste e sui rimpatri, ma l'intesa appare ancora lontana.
Claudio Canzone
Fonte foto: gettyimages.com