Salute
Tumori, i dati Aiom: Italia al primo posto in Europa per guarigioni
ROMA, 23 OTTOBRE 2015 - Sono oltre 2 milioni gli italiani che hanno vinto la loro battaglia contro il tumore, collocando il nostro Paese al primo posto per guarigioni in Europa. Si apre con questo dato incoraggiante il XVII Congresso nazionale dell'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), con la partecipazione di circa 3.000 esperti. In diciassette anni (1990-2007) i pazienti che hanno sconfitto il cancro nel nostro Paese sono aumentati del 18% (uomini) e del 10% (donne). [MORE]
Percentuali che collocano l'Italia al vertice in Europa per numero di guarigioni, soprattutto nei tumori più frequenti come quelli del colon, del seno e della prostata. Nel 2015 però sono previste nel nostro Paese 363mila nuove diagnosi. Sono i dati presentati dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) al XVII Congresso nazionale della società scientifica che si apre oggi a Roma. Le nuove armi come l'immuno-oncologia non sono però ancora conosciute dagli italiani: per il 41% non esistono terapie efficaci, la maggioranza (54%) ritiene che si debba ancora parlare di male incurabile e il 72% non ha mai letto nulla sull'immuno-oncologia. Sono i dati del sondaggio su quasi 3.000 cittadini condotto lo scorso settembre dall'Aiom e presentato al congresso.
Il primato italiano per le guarigioni, afferma l'Aiom, è soprattutto nei tumori più frequenti come quelli del colon (60,8% vs 57%), del seno (85,5% vs 81,8%) e della prostata (88,6% vs 83,4%). E oggi si stanno affermando nuove armi come l'immuno-oncologia, che ha già dimostrato di migliorare in maniera significativa la sopravvivenza a lungo termine nel melanoma e sta evidenziando risultati importanti anche in un big killer come il tumore del polmone e nel rene. Gli italiani però, rileva il presidente Aiom Carmine Pinto, “non conoscono questi importanti risultati: per il 41%, infatti, non esistono terapie efficaci, la maggioranza (54%) ritiene che si debba ancora parlare di male incurabile e il 72% non ha mai letto nulla sull'immuno-oncologia”.