Tumori: da Israele una speranza per curarli con la cannabis
Salute Toscana

Tumori: da Israele una speranza per curarli con la cannabis

giovedì 25 febbraio, 2016

25 FEBBRAIO 2016 - Una nuova speranza per combattere i tumori arriva da uno studio condotto in Israele dal Technion Israel Institute of Technology di Haifa. Secondo questo studio, tutt'ora in corso e che ha prodotto finora solo risultati preliminari, in futuro si potrebbe tentare di trattare il cancro utilizzando direttamente la cannabis.

Ciò rappresenterebbe uno stravolgimento dell'impostazione attuale dato che, ad oggi, i farmaci a base di cannabis derivati da semi di canapa vengono già utilizzati nei malati oncologici, ma soltanto nella fase terminale per alleviare le sofferenze derivate da dolori e spasmi.  

In sostanza la cannabis viene impiegata come cura palliativa del dolore nelle patologie che non prevedono terapie o per combattere danni prodotti da radio e chemioterapie; non ancora come cura di per sè risolutiva.  

Lo studio condotto dall'istituto in Israele sta lavorando per trovare una correlazione diretta tra l'utilizzo di questa sostanza e la cura diretta dei tumori; si analizza l'effetto di 50 diverse varietà di cannabis su 200 tipologie di cellule tumorali partendo dalla capacità dei cannabinoidi di rallentare la crescita del tumore e causare la morte di cellule malate. Questo processo, noto come apoptosi, è una forma di morte programmata delle cellule tumorali.

Un risultato simile era emerso già in uno studio italiano del 2013 realizzato dai ricercatori dell’Università di Camerino; in quel caso si era andati a mettere in risalto la capacità dei cannabinoidi di ridurre in alcuni modelli animali presi a riferimento la crescita di alcuni tumori, quali quello al seno, alla prostata, al colon o alla pelle.

Gli studi scientifici che evidenziano un ruolo dei cannabinoidi nell'inibire la crescita delle masse tumorali e nell'uccidere le cellule malate sono diversi; di recente anche uno studio realizzato negli Usa da un team di ricercatori ingaggiato dal dipartimento di Salute statunitense ha portato ad un risultato simile. Anche in questo caso si è teorizzato che i cannabinoidi possano inibire la malattia andando a uccidere le cellule cancerogene.

Si tratta di esperimenti e studi che sono ancora in corso d'opera, e che devono essere dunque confermati. Come ovvio tutta la comunità scientifica sta guardando con grande interesse a queste possibilità dato che, ad oggi, per molti tumori non esiste ancora una cura risolutiva.
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