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Trump, firmati i primi ordini esecutivi. Ecco le decisioni

WASHINGTON, 24 GENNAIO – Subito al lavoro il Presidente degli Usa, Donald Trump, che dalla Casa Bianca ieri ha firmato tre ordini esecutivi capaci di creare già tensioni a livello politico.

La prima firma viene posta al fine di ritirare gli Stati Uniti dalla famosa Trans-Pacific Partnership – più conosciuta come TPP – vale a dire l'accordo liberoscambista firmato da Barack Obama lo scorso anno con altri 11 Paesi affacciati sul Pacifico , da non confondere con il TTIP che aveva generato molte polemiche anche in sede europea. Trump interviene, dunque, su un accordo che il Congresso Usa ancora non aveva deciso di ratificare. I media statunitensi affermano che il Presidente Trump ha intenzione di siglare accordi commerciali con i singoli Stati della TPP.

La seconda firma ha un valore più etico che economico e riguarda l’aborto. Trump ha deciso di ristabilire il bando sull’erogazione di fondi federali alle Ong internazionali che praticano aborti o ne producono informazioni.

L’ultimo ordine esecutivo è finalizzato a congelare le assunzioni del governo federale, "fatta eccezione per i militari”.

Dal punto di vista delle relazioni internazionali Trump nei giorni scorsi ha avuto contatti telefonici con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e con il Presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi.
Per quanto concerne Israele, l’ufficio del primo ministro israeliano dichiara che "il presidente Trump ha invitato il primo ministro Netanyahu a incontrarlo a Washington a febbraio”. Trump e Netanyahu dovrebbero aver anche discusso di Iran, della risoluzione del conflitto tra Israele e Palestina e di altre questioni mediorientali.

Riguardo all’Egitto, invece, il Presidente Usa ha confermato "l'assistenza economia e militare statunitense" nei prossimi anni in vista di un impegno comune per la lotta al terrorismo dell’Isis.
"Il presidente Usa ha anche detto nel corso della chiamata che aspetta con impazienza la visita del presidente egiziano a Washington, che si sta preparando attraverso canali diplomatici", afferma una portavoce del Presidente egiziano.[MORE]

Carlo Giontella

Immagine da quotidiano.net