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Trump, ennesima bufera. L'ex stratega Bannon lo accusa: "Incontrò i russi prima delle elezioni"

WASHINGTON, 4 GENNAIO - Alla lista dei nemici di Donald Trump si aggiunge Steve Bannon, ex stratega della campagna elettorale del tycoon e ora tra i principali accusatori del presidente degli Stati Uniti. Le rivelazioni di Bannon allo scrittore Michael Wolf, contenute nel libro “Fire and Fury: inside the Trump White House”, non risparmiano nessun membro della famiglia presidenziale: si va dal Russiagate al malessere di Melania, dall’ambizione spregiudicata della giovane Ivanka alla paura di The Donald di essere avvelenato, fino agli insulti che lo stesso presidente riserverebbe ai suoi collaboratori, alle loro spalle. [MORE]

A far rumore sono però soprattutto le dichiarazioni di Bannon a proposito del Russiagate. Bannon rievoca infatti un incontro avvenuto alla Trump Tower, in piena campagna elettorale, tra lo staff di Trump e l’avvocatessa russa Natalia Veselnitskaya: l’obiettivo sarebbe stato quello di ottenere dai russi dei documenti utili ad accusare il candidato democratico Hillary Clinton. L’ex stratega rivela la presenza all’incontro, oltre che del presidente, anche di Donald Trump jr., del genero Jared Kushner e dell’ormai ex portavoce della campagna elettorale di Trump, Paul Manafort. Un incontro che lo stesso Bannon definisce “sovversivo” e “antipatriottico”.

La risposta del tycoon, comunque, non si è fatta attendere. “Non solo ha perso il suo lavoro, ma Bannon ha anche perso la testa”, ha detto Trump. Il riferimento è naturalmente al licenziamento di Bannon, guru dei network di ultradestra, silurato ad agosto dopo i fatti di Charlottesville e la disastrosa gestione delle conseguenze del caso da parte della Casa Bianca. Tra i due, però, i rapporti si sarebbero incrinati anche per un altro motivo. Bannon considerava infatti eccessiva l’influenza esercitata da Ivanka Trump sulle decisioni del padre, mentre il presidente ha sempre ritenuto fondamentali la presenza e i consigli della figlia.

"Steve finge di essere in guerra con i media, che chiama il partito di opposizione, ma ha trascorso il suo tempo alla Casa Bianca facendo uscire false informazioni per far sembrare di essere più importante di quanto fosse. Questa è l'unica cosa che fa bene", ha dichiarato Trump. Dopo la stoccata, un messaggio indiretto a chi continua a sostenerlo: "Abbiamo tanti grandi repubblicani tra i membri del Congresso e i candidati, che sostengono molto l'agenda del 'Make America Great Again'. Come me, amano gli Stati Uniti d'America e sono d'aiuto per costruire, invece di cercare di ridurre tutto in cenere".

Claudio Canzone

Fonte foto: balleralert.com