Estero
Trump, caso Sessions: "Esagerazione dei Democratici"
ROMA, 3 MARZO - Non accennano a placarsi le polemiche attorno a Jeff Session ed il "russiagate", ma il presidente Donald Trump difende il suo ministro, accusato di aver mentito sui suoi rapporti durante la campagna elettorale con lʼambasciatore russo negli Stati Uniti. [MORE]
Il neoeletto Presidente commenta le accuse dicendo: "Una totale caccia alle streghe. Sessions è un uomo onesto. Non ha fatto nulla di sbagliato. Avrebbe potuto rispondere in modo più accurato ma è chiaramente non intenzionale", sostiene Trump in una nota accusando i democratici di "esagerare".
Questo non è altro che l'ultimo capitolo di una lunga serie di accuse mosse dai Democratici e dalla stampa americana alla nuova amministrazione, rea di aver rapporti sospetti con la Russia. Mentre Session annuncia la sua astensione nelle indagini sui presunti rapporti tra la campagna di Trump e l'intelligence russa, l'Fbi indaga sulla possibilità che Mosca abbia interferito sulla campagna elettorale americana, favorendo Trump in cambio di una possibile revisione delle sanzioni alla Russia. Secondo questa ipotesi, i contatti di membri dell'entourage del presidente Usa durante la campagna elettorale con la diplomazia russa, sarebbero quindi serviti a concludere questo "accordo".
Non è di certo la prima accusa mossa al Presidente: Michael Flynn,consigliere per la sicurezza nazionale,è stato già costretto alle dimissioni per aver parlato con l'ambasciatore russo in Usa, Serghiei Kisliak, almeno un paio di volte nel 2016, come ha rivelato il Washington Post.
E se Flynn è stato cacciato per aver nascosto al vice Mike Pence di aver discusso con il diplomatico russo di sanzioni prima dell'insediamento di Trump, Sessions è nel mirino per aver negato sotto giuramento al Senato, durante le audizioni di conferma, qualsiasi contatto con i russi durante la campagna elettorale del tycoon, di cui era diventato consigliere politico dopo essere stato uno dei suoi primi sostenitori.
In tutto ciò, il Cremlino definisce l'intera questione "Vandalismo mediatico", aggiungendo che il caso "sta servendo ad alimentare una certa resistenza all'idea di un qualche dialogo tra gli Stati Uniti e la Federazione russa".
E negli States si inizia a parlare di minaccia impeachment sull'amministrazione Trump.
Maria Minichino
(fonte immagine reuters.com)