Cronaca
Truffe: sospeso sindaco Nardodipace,forse nuovo accesso antimafia
VIBO VALENTIA, 05 FEBBRAIO 2015 - Il prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Bruno, ha sospeso con un provvedimento emesso oggi Romano Loielo dalla carica di sindaco di Nardodipace, centro delle Serre vibonesi. La decisione scaturisce dall'arresto martedi' scorso del primo cittadino (finito ai "domiciliari") nell'inchiesta "Uniti per la truffa" contro una presunta associazione a delinquere finalizzata a compiere una pluralita' di truffe ai danni dell'Unione europea e della Regione Calabria. [MORE]
L'amministrazione comunale, in virtu' della sospensione del sindaco in seguito all'arresto, sara' retta dal vicesindaco Alberto Franze', anche lui indagato a piede libero nella stessa inchiesta al pari del consigliere comunale Antonio Franze'. Loielo ed i due Franze' sono stati gia' rinviati a giudizio per abuso d'ufficio e falso in altro processo in corso unitamente ai consiglieri comunali Pasquale La Rosa, Antonio Maiolo, Aurelio Tassone. La Prefettura sta inoltre valutando in queste ore se inviare al Comune una nuova commissione d'accesso agli atti per accertare eventuali infiltrazioni mafiose, posto che l'inchiesta per truffa registra l'arresto pure dell'ex vicesindaco Romolo Tassone, figlio del boss Rocco Tassone (gia' condannato per mafia a 13 anni), e dimostra che i rapporti fra il sindaco Loielo ed il suo ex vicesindaco (gia' una prima volta dichiarati entrambi "incandidabili" per mafia) non si sarebbero mai interrotti. (Agi)