Societa'

Truffavano Ue, Italia e Regione Calabria, arresti nel Vibonese

VIBO VALENTIA, 03 FEBBRAIO 2015 - Dalle prime ore del mattino, i carabinieri della compagnia di Serra San Bruno (Vibo Valentia) e della stazione di Nardodipace, stanno eseguendo alcune misure custodiali degli arresti domiciliari e dodici misure coercitive dell'obbligo di presentazione a carico di altrettanti soggetti, tutti indagati per truffa aggravata ai danni dell'Unione Europea, dello Stato italiano e della Regione Calabria, per il conseguimento di erogazioni pubbliche.[MORE]

Tra i quattro destinatari del provvedimento restrittivo della liberta' personale figurano: il sindaco del Comune di Nardodipace e il titolare di una societa' sportiva nella quale, secondo le accuse, era stata fittiziamente inserita, quale dipendente, la moglie del sindaco.

L'uomo, tra l'altro, e' il figlio del capo del locale di 'ndrangheta di Nardodipace, arrestato nell'ambito dell'operazione 'crimine' condotta nell'estate del 2010. Tra i dodici che avranno l'obbligo di presentazione figurano anche un assessore alla giunta di Nardodipace e sua moglie.

Oltre alle misure cautelari personali, e' stato emesso un decreto di sequestro preventivo "per equivalente", ai fini della confisca, di liquidita', di beni mobili o immobili nella disponibilita' degli indagati, cui ha collaborato la Guardia di Finanza di Vibo Valentia. I particolari dell'operazione saranno resi noti alle 11.30 nel corso di una conferenza stampa presieduta dal procuratore capo della repubblica di Vibo Valentia presso i suoi uffici. (Agi)