Cronaca
Trovato ordigno bellico a Vicenza. le operazioni di disinnesco saranno decise lunedì in un incontro
Riceviamo e pubblichiamo
VICENZA 13 OTT. 2011 . Sorprendente scoperta, martedì pomeriggio, durante i lavori di scavo nell’area dell’ex cotonificio Rossi di Vicenza. La presenza di un ordigno bellico del peso di 227 chilogrammi, e contenente 128 chili di esplosivo, è stato segnalata agli artificieri del Secondo Reggimento genio guastatori alpino di Trento che hanno provveduto immediatamente a transennare la zona e a ricoprirla di terra. La bomba, infatti, non è in condizioni tali da poter essere trasportata a causa del danneggiamento di due spolette.[MORE]
Le forze dell’ordine tengono sotto osservazione l’area 24 ore su 24. Solo lunedì mattina si riuniranno in Prefettura per stabilire le modalità di disinnesco assieme agli artificieri, alla protezione civile e al Comune. Due le soluzioni finora profilate, da valutare in base alla possibilità di poter costruire intorno al residuo bellico una sorta di “fortino” alto almeno quattro metri. Questa eventualità permetterebbe di sgombrare una zona di soli 300 metri attorno al cantiere. Nel caso in cui tale strada risultasse impraticabile, invece, l’anello da mettere in sicurezza si allargherebbe, costringendo qualche decina di migliaia di persone ad evacuare. Da parte degli addetti ai lavori c’è la volontà di limitare i disagi, che interesseranno inevitabilmente anche la linea ferroviaria che dista a poca distanza. L’operazione verrà effettuata in orari e giorni poco interessati dal traffico dei mezzi pubblici e privati, ad esempio la domenica.
Secondo le ricostruzioni degli artificieri, l’ordigno è stato sganciato dagli aerei americani durante la Seconda Guerra Mondiale. Il ritrovamento di martedì, però, è solo l’ultimo di una lunga serie nel vicentino. Dall’inizio del Duemila sono ben 12 i casi di bombe trovate e fatte brillare per renderle inerti.
Il 29 Aprile 2001, nel Cimitero Maggiore della città è stato recuperato un maxi ordigno contenente 1500 chilogrammi di esplosivo. Settantamila persone sono state evacuate, tra le quali i pazienti dell’ospedale S. Bortolo e gli anziani delle case di riposo. L’operazione è costata un miliardo alle casse dello Stato.
Il 7 Dicembre 2004 è stata fatta saltare una bomba “M41 a frammentazione” in un campo poco lontano dalla statale Marosticana. In quell’occasione ci sono voluti dieci giorni, dalla segnalazione di un passante, per transennare l’area e procedere al disinnesco.
Il 14 Novembre 2007, la bonifica dell’area del Dal Molin ha riportato alla luce un ordigno di fabbricazione inglese, fortunatamente inattivo per la mancanza della spoletta. Nel corso del 2009 ben otto residui bellici sono stati ritrovati e fatte disinnescare in una cava. I rinvenimenti, insomma, sono quasi all’ordine del giorno e per questo dovremmo aspettarcene altri in futuro.
(notizia segnalata da Elena Pierina Trentin)