ROMA, 13 NOVEMBRE - Sembrerebbero essere state ritrovate delle tracce di DNA su alcuni reperti nei pressi di Capaci, il luogo dove avvenne la strage che costò la vita al giudice Giovanni Falcone, alla moglie Francesca Morvillo e a tre agenti della scorta.
L’indiscrezione, pubblicato stamane da La Repubblica, confermerebbe la presenza di una donna nel tragico episodio. I reperti “4A” e “4B” sono due guanti in lattice che vennero trovati a circa 60 metri dal luogo dell’esplosione, assieme ad una torcia ed un tubetto di mastice.
I magistrati della procura di Caltanissetta, che lavorano alle indagini sulla strage, hanno affidato i reperti al professor Nicola Resta, docente di genetica medica dell’Università di Bari, che è giunto a queste conclusioni. Dai guanti è stato possibile estrapolare i diversi codici genetici " di almeno altri tre individui dove però la componente femminile attribuibile a un o più soggetti di sesso femminile risulta essere maggiormente rappresentata”.
Amedeo Bertone, procuratore di Caltanissetta, insieme ad alcuni suoi collaboratori, ha disposto ulteriori accertamenti. "Abbiamo in programma un fitto calendario di cose da fare", ha dichiarato a La Repubblica.[MORE]
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Alessio De Angelis
