Estero
Trovate 1500 opere d'arte sequestrate da Hitler, tra cui Picasso, Chagall e Matisse
MONACO DI BAVIERA, 4 NOVEMBRE 2013 - Sono state ritrovati, in un appartamento di Monaco di Baviera, ben 1500 dipinti sequestrati da Hitler negli anni '30 e '40 durante il regime nazista, appartenenti a collezionisti ebrei. Si credeva che i capolavori fossero stati distrutti durante i bombardamenti, invece erano stati nascoste dietro alcuni scaffali pieni di cibo avariato.
Si tratta di opere di Henri Matisse, Marc Chagall, Pablo Picasso, Paul Klee, Oscar Kokoshka, Otto Dix, Emile Nolde, e tanti altri protagonisti dell'arte moderna del '900, alcune cofiscate a collezionisti ebrei, disposti a vendere questi capolavori pur di trovare una via di fuga dalla Germania, acquistate dal gallerista Hildebrand Gurlitt, e conservate e tenute nascoste dal figlio Cornelius.
I dipinti facevano parte dell'esposizione d'arte nazista del 1937 dal titolo L'arte degenerata, con l'obiettivo di provocare disprezzo nei confronti di queste opere e per stimolare la nascita di nuove forme artistiche, più "consone" alle politiche del consenso messe in atto dal regime del Terzo Reich.
L'operazione di recupero di tali dipinti avvenne nel 2011, durante un sequestro da parte della polizia finanziaria tedesca nell'appartamento di Gurlitt che nascondeva, tra l'altro, anche parecchi contanti. E' stato il settimanale tedesco Focus ad indagare su questa inchiesta segreta e a far luce sul sequestro di queste opere che lo stesso Gurlitt fece credere distrutte durante i bombardamenti dell’aviazione inglese su Dresda.
Si tratta di una scoperta incredibile per il mondo dell'arte, il cui valore complessivo si stima in oltre 1 miliardo di euro ma, come dichiara un funzionario della dogana «il loro vero valore è inestimabile. Sono tesori».
Valentina D'Andrea
[MORE]