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Trofeo Gamper: Barcellona travolge Napoli 5-0

NAPOLI, 22 AGOSTO

Sconfitta umiliante per i partenopei, ma d’altra parte non ci si poteva aspettare qualcosa di diverso, vista la differenza di livello delle due squadre.

Eppure per circa 30 minuti il Napoli è riuscito a mettere in difficoltà la squadra più forte del mondo, soprattutto con Lavezzi e Cavani che più degli altri hanno dimostrato di essere all’altezza dei Campeones.[MORE]

Lavezzi aveva una voglia matta di non essere inferiore al suo amico Messi, e tutto sommato i suoi dribbling a centrocampo e le sue folate in avanti hanno dimostrato che le sue qualità non si possono discutere; Cavani ha fatto un eurogol in sforbiciata che ha sicuramente incantato anche i tifosi catalani, inutilmente annullato dall’arbitro non si capisce se per fuorigioco inesistente o per azione pericolosa dello stesso Cavani, anche questa opinabile.

Per il resto il Barca ha dimostrato, semmai ce ne fosse ancora bisogno, che al momento è inarrivabile, soprattutto considerando che per buona parte della gara hanno giocato i panchinari e anche i ragazzi della squadra B, e gli schemi di gioco sono rimasti gli stessi ed egualmente rispettati.

Vale la pena segnalare il primo gol in blaugrana del figliuol prodigo Cesc Fabregas, finalmente tornato a casa per gioia sua e dei tanti tifosi che lo aspettavano ormai da anni.

Lato partenopeo, la squadra era visibilmente emozionata ed è stato calcisticamente ed umanamente edificante vedere un ragazzo come Grava, partito dalla serie C, calcare nella ripresa l’erba del Camp Nou e giocarsela contro avversari di un altro pianeta.

Al Napoli resta comunque la soddisfazione di aver affrontato i migliori, la consapevolezza che da loro si può solo imparare e sperare di assimilare per crescere più possibile, e la speranza che il sorteggio non li veda nuovamente avversari.

E’ encomiabile il presidente De Laurentiis che ha intenzione di fondare la “scugnizzeria” per far crescere i giovani calciatori napoletani e magari arrivare al collaudato e vincente modello della “cantera blaugrana”.

Infine un plauso al pubblico che è stato unito nella festa, come dovrebbe sempre essere in una partita di calcio, con i colori azzurri e blaugrana che si mischiavano allegramente sulle gradinate del Camp Nou.