Economia
Tria:"Battuta d'arresto non recessione, siamo fiduciosi"
ROMA, 7 GENNAIO- Per il ministro Tria non siamo davanti ad una recessione bensì ad una semplice battuta d’arresto.
Parole, queste, pronunciate durante l’informativa del ministro dell’Economia svoltasi stamattina.
Tria ha riportato i risultati Istat dei conti trimestrali per gli ultimi mesi del 2018: il Pil diminuito dello 0,22% indica una fase di recessione tecnica, che lascia comunque, ancora ben sperare.
Spiega Tria: “Se ci fosse un rallentamento dell’economia non si manifesterebbe la necessità di una manovra correttiva perché un eventuale sforamento se dovuto ad un peggioramento del ciclo causa un allargamento dell’output gap e non impatta sul saldo strutturale”.
Il ministro dell’economia è certo che il governo possa creare migliori condizioni per riprendere il sentiero della crescita per i prossimi mesi.
Ha sottolineato: "Sappiamo tutti che per un Paese perdere la fiducia è facile, ricostruirla richiede tempo, è quindi necessario scommettere su una rapida riapertura dei cantieri dando segnale chiaro e concreto creando così le condizioni per una immediata ripartenza".
Tria ha voluto sottolineare: "Il taglio della previsione è spiegato per 0,6 punti dai dati peggiori del previsto per la seconda metà 2018 e per solo 0,4 punti da una valutazione meno ottimistica del profilo trimestrale di crescita nel 2019. La commissione è quindi solo lievemente meno ottimista sulla crescita futura e ha solo preso atto dell'inatteso peggioramento del ciclo economico sul finale del 2018".
Il ministro dell’Economia ha concluso la sua informativa con un messaggio d'ottimismo: “I fattori negativi non appaiono destinati a perdurare ed esistono le possibilità per una graduale ripresa della crescita economica nel 2019, siamo fiduciosi che lo spread possa continuare a ridursi nel contesto di condizioni di mercato più distese".
Ludovica Portelli