Trenitalia taglia i treni calabresi anche in estate: l'Udc contraria
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Il vicecapogruppo consiliare regionale Gallo chiede l’intervento della Giunta regionale: «Avviare subito un confronto su scelte che decretano l’isolamento della Calabria».
Catanzaro 6 giugno 2012 - Con l’estate la musica non cambia. E con l’imminente entrata in vigore dell’orario estivo di Trenitalia raggiungere le località calabresi, o partire da queste alla volta delle città del centro e del nord Italia, risulterà ancor più difficile se non impossibile, alla luce dei tagli già imposti negli anni passati. Ma l’Udc non ci sta, e annuncia battaglia. «In un periodo di grave crisi per l’economia nazionale, avvertita in maniera ancor più stringente nelle regioni del Meridione», dice il vicecapogruppo consiliare Gianluca Gallo, «Trenitalia, società privata che però opera in regime di sostanziale monopolio contando peraltro su significativi finanziamenti pubblici, perpetrando la sua politica, sceglie di non inserire nei suoi orari neppure nei mesi estivi decine di treni, tutti accomunati dall’avere come punto d’origine o di arrivo le città calabresi. Per una Regione che sconta un’antica carenza infrastrutturale, già costretta all’isolamento da una rete ferroviaria non elettrificata ed a binario unico, oltre che dagli interminabili lavori lungo l’autostrada, dal mancato adeguamento della statale ionica 106 e dalla mancata realizzazione delle trasversali interne, si tratta di una scelta che assume contorni che vanno ben al di là della pure legittima decisione imprenditoriale», traducendosi per contro, aggiunge Gallo, «in una misura che va ad ingigantire l’isolamento della Calabria dal resto d’Italia, con gravi e negative ripercussioni non solo per i cittadini, ma anche per comparti economici di primo piano, quali l’agricoltura e soprattutto il turismo, pesantemente ed ingiustificatamente penalizzati». E ciò soprattutto per la Sibaritide e l’area ionica, da sempre del tutto sprovviste di reti di grande comunicazione e servita da una linea ferroviaria antiquata e vittima di ripetuti tagli e depotenziamenti. «A fronte di questa situazione – chiosa l’esponente dello scudocrociato – ferma sarà la protesta istituzionale dell’Udc. Abbiamo interessato il nostro gruppo parlamentare, ma in occasione dell’imminente seduta del Consiglio regionale attraverso la presentazione di uno specifico ordine del giorno chiederemo all’Assemblea ed all’Esecutivo, che peraltro attraverso il presidente Giuseppe Scopelliti ha già anticipato l’intenzione di muoversi in tal senso, di impegnarsi per favorire la ricerca di soluzioni e l’avvio di un confronto che coinvolga anche il Governo nazionale».
Reggio Calabria, 6 giugno 2012[MORE]
Consigliere regionale
Gianluca Gallo