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Crimea:è secessione dall'Ucraina. Putin avverte: «Referendum legale». Segui il Live

SIMFEROPOLI, 16 MARZO 2014  - Con una telefonata ad Angela Merkel, Valdimi Putin ha voluto chiarire che «il referendum in Crimea è legale e che Mosca rispetterà la volontà dei cittadini». La tensione resta ancora alta, quindi, nonostante l’accordo di tregua tra Kiev e Mosca.

MANIFESTAZIONI - Qualche ora fa a Mosca in 50mila sono scesi in piazza per manifestare pacificamente contro il presidente russo al grido di "Russia e Ucraina, libere da Putin".

USA e UE - Gli Stati Uniti respingono il risultato del referendum perchè "illegale" ed annunciano sanzioni crescenti contro Mosca. L'Unione Europea non riconoscerà il responso delle urne.

EXIT POLL h 19:30 - I seggi per il referendum sull'annessione alla Russia della regione ucraina della Crimea sono chiusi. I primi exit-poll annunciano: 93% di voti favorevoli all'annessione. Putin ha vinto. Affluenza oltre il 75%
 

LA TREGUA - La tregua, ha spiegato il ministro della Difesa ucraino Ihor Tenyukh, durera fino al 21 marzo ed è stata siglata per mettere a riparo le infrastrutture militari ucraine dagli attacchi militari russi. «Un accordo è stato raggiunto con la Flotta russa nel Mar Nero, a Sebastopoli, e con il ministero della Difesa russo», ha detto il ministro.

LA DIPLOMAZIA ESTERA - Ma la situazione della Crimea ha mobilitato tutta la diplomazia dei grandi paesi. L’Unione Europea, per tramite del presidente della Commissione Barroso, ha confermato che non riconoscerà i risultati del referendum e che provvederà nei prossimi giorni ad imporre a Mosca delle sanzioni economiche.

Il segretario di Stato John Kerry, in un colloquio telefonico con il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov, si è detto «fortemente preoccupato per le continue provocazioni russe», nei territori dell’Est Ucraina, provocazioni spesso accompagnati da veri e propri attacchi militari dei contingenti armati di Putin.

REFERENDUM – Le votazioni per il referendum che ha avuto inizio stamane stanno continuando e dovrebbero terminare alle 21, ora italiana.

E’ chiaro ormai che il risultato è del tutto a favore dell’annessione della Crimea alla Russia. Difatti, come raccontato già stamane, in tutto il territorio si è dato vita ad una grande mobilitazione dei cittadini russofoni che si sono presentati in masse presso i seggi elettorali, in festa per un risultato già certo.

Degli oltre 1,5 milioni di persone chiamate a votare, in 1205 distretti elettorali, a quattro ore e mezza dall’apertura dei seggi, a Sebastopoli, aveva già votato oltre il 50% degli aventi diritto.[MORE]

Sergio Sulmicelli

foto da: corriere.it