Estero
Trecento alberi abbattuti in Brasile per l'arrivo del Papa
BRASILE, 18 LUGLIO 2013 - 300 alberi abbattuti in Brasile per “far spazio” al Papa. Le autorità brasiliane hanno lanciato accuse senza mezzi termini agli ecclesiastici che stanno organizzando il prossimo viaggio del Papa in Brasile. Qualche rappresentante delle locali amministrazioni si è addirittura lasciato andare a definire i delegati del vaticano dei "criminali" e il loro comportamento “un atto criminale”.
L’accusa? Avere abbattuto circa 300 alberi centenari in un parco nazionale. Il motivo dell’abbattimento? Liberare spazi per i fedeli che assisteranno alla messa all'aperto che verrà celebrata dal Papa a fine luglio.Gli organizzatori dell'evento, i sacerdoti della diocesi di Sao Sebastiao de Itaipu, non hanno potuto smentire il “malfatto”. Si sono limitati a dichiarare che nella foresta pluviale atlantica non c’era spazio a sufficienza per i pellegrini.
Gli alberi erano di proprietà della chiesa, ma si trovavano all’interno di un’area protetta. Le Autorità locali hanno escluso categoricamente che gli ecclesiastici abbiano avanzato alcuna richiesta di permesso, come previsto dalla legge in caso di interventi in zone protette. Va detto che Papa Francesco ha nei suoi discorsi spesso evidenziato una propria illuminata “impronta ecologica”. Difficile pensare che , se ne fosse stato a conoscenza, avrebbe avallato questo “sacrificio” vegetale in suo onore. [MORE]
Raffaele Basile