Politica

Travaglio querela Berlusconi per la lettera del "duello" televisivo con Santoro

ROMA, 12 GENNAIO 2013 - Doveva trattarsi di un "duello" televisivo tra Silvio Berlusconi e Michele Santoro, ma si è trasformata in una sfida tra il Cavaliere e Marco Travaglio. A seguito della lettera che l'ex premier ha letto durante la trasmissione "Servizio Pubblico" su La7, il giornalista ha deciso di sporgere querela.

L'espressione che viene maggiormante contestata all'ex Presidente del Consiglio è: «Travaglio è un diffamatore di professione: ha dieci condanne per diffamazione». L' "antagonista" del leader del Pdl ha scritto un articolo nel quale ha parlato della sua intenzione di querelare Berlusconi.[MORE]

Marco Travaglio ha così replicato alle insinuazioni dell'ex premier: «Il sottoscritto in 30 anni di attività, su 30 libri, 30 mila articoli, centinaia di trasmissioni televisive e online, è stato denunciato circa 300 volte in sede civile e penale. In sede civile ha perso alcune cause, pagando il risarcimento del danno, mai per avere scritto il falso, ma perlopiù per casi di omonimia o per critiche ritenute eccessive o per fatti veri mal compresi dal giudice o mal dimostrati dalla difesa. In sede penale, non ha mai riportato una sola condanna definitiva per il reato di diffamazione».

Il giornalista ha anche specificato che la procedura «Citata da Berlusconi nella letterina scrittagli dal suo staff scopiazzando da Wikipedia, non è né definitiva né caduta in prescrizione: si tratta di una condanna penale in appello a risarcire Previti con una multa di 1.000 euro (per un articolo pubblicato sull'Espresso e uscito monco a causa di un taglio redazionale), su cui pende il mio ricorso in Cassazione senza che nessuno abbia dichiarato la prescrizione del reato».

(Foto da pinkdna.it)

Alessia Malachiti