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Tratti in salvo gli operai intrappolati in miniera

RUDNA (POLONIA), 20 MARZO 2013 - Ieri sera una forte scossa di terremoto durata dieci secondi nella bassa Slesia, regione meridionale nello stato polacco, distante quattrocento chilometri dalla capitale, oltre che disseminare spavento in tutto il paese, ha avuto in mano le sorti di alcuni lavoratori rimasti intrappolati all’interno della miniera di rame di Rudna.

Al momento della calamità, gli operai nella cava erano quarantadue, gran parte è riuscita sin da subito a scappare, ma per diciannove di loro si è temuto il peggio. Gli uomini rimasti bloccati in uno stretto corridoio a mille metri di profondità, hanno dovuto attendere le squadre di soccorso locale.[MORE]

Prontamente giunti in loco, i soccorritori hanno scavato un cunicolo affinché i minatori riuscissero a liberarsi. Dopo sette ore, la tanta agognata luce del sole. Ed anche se qualcuno è ancora in ospedale per ulteriori controlli, sono salvi e pericolo scampato per tutti.

Herbert Wirth, portavoce e amministratore delegato della società Kghm, proprietaria del giacimento, seconda nell’estrazione del metallo rosso in Polonia, ha dichiarato dopo il “lieto fine” della vicenda: «È il più grave incidente nella nostra storia, mai era accaduto che in una volta sola diciannove lavoratori rimanessero isolati in profondità. L’operazione è stata difficile per via della rimozione di enormi quantità di rocce».

(fonte: www.giornaledipuglia.com / www.adnkronos.com/ www.repubblica.it)

Rosalba Capasso