Cronaca
Trattativa Stato-mafia, arriva un nuovo tassello
PALERMO, 14 DICEMBRE 2012- E’ l’ultima carta giocata dai pm di Palermo nel caso della presunta trattativa Stato-mafia. Un altro tassello per una storia che appare infinita. L’accordo non prevedeva solo la la mancata cattura di Bernardo Provenzano, ma anche quella di Nitto Santapaola, capo di Cosa nostra catanese.[MORE]
La latitanza de “il cacciatore”, come veniva chiamato Santapaola, sarebbe stata allungata di alcuni mesi per favorire la trattativa con la mafia e la fine della stagione delle stragi. Secondo i pm infatti, molte sarebbero state le intercettazioni che avrebbero potuto portare alla cattura del boss mesi prima di quel 18 maggio 1993. Per dimostrarlo hanno messo a disposizione diversi documenti scovati negli archivi di Messina, Reggio Calabria e Barcellona Pozzo di Gotto. Secondo l’accusa inoltre i carabinieri avrebbero inscenato una finta sparatoria, con lo scopo di garantire la clandestinità di Santapaola. La trattativa sarebbe continuata anche dopo l’arresto, attraverso Francesco Di Maggio, allora vicedirettore del penitenziario in cui si trovava detenuto Santapaola.
Federica Sterza
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