Cronaca
Trattati di Roma, il piano di sicurezza: allerta su infiltrati nei cortei
ROMA, 24 MARZO- La capitale si prepara alle celebrazioni di domani per i 60 anni dei Trattati di Roma. Nella giornata di ieri, 23 marzo, il ministro dell'Interno Minniti ha presieduto una riunione del Comitato di analisi strategica antiterrorismo (Casa), indetta per fare il punto della situazione e per ripensare il piano di sicurezza alla luce di quanto accaduto a Londra. [MORE]
Dalla riunione è emersa la necessità di un ulteriore innalzamento del livello di attenzione e di un rafforzamento dei controlli sui luoghi più affollati. Il ministro dell'interno ha infatti spiegato che la minaccia terroristica: "[...] assume sempre più il carattere dell'imprevedibilità: i tempi di reazione si riducono sempre più. Come Nizza e Berlino, sono attacchi compiuti con i mezzi immediatamente disponibili. Noi dobbiamo quindi riflettere su una strategia che sia all'altezza di questa minaccia: come affiancare l'attività di intelligence al controllo del territorio".
Il piano di sicurezza prevede l'utilizzo di 5mila agenti ed un centinaio di nuove telecamere. Il centro storico della città sarà blindata e due zone di massima sicurezza (zona blu e zona verde) saranno delimitate da 39 varchi di accesso; la zona blu, una sorta di "eurozone" in omaggio ai colori della bandiera europea, include piazza Venezia, Piazza dell'Ara Coeli, Piazza San Marco, via Petroselli fino a via delle Tre Pile e si chiude tramite i Fori Imperiali e piazza Madonna di Loreto. Dalla mezzanotte della giornata del 25 la zona sarà chiusa al traffico veicolare e pedonale. La verde, attiva dalle ore 7 del 24 marzo, costiuisce una zona cuscinetto dove non saranno consentite manifestazioni. Comprende via 4 novembre, largo Magnanapoli e via Nazionale, costeggia piazza della Repubblica e ridiscende fino a via del Corso lungo via del Tritone. Le automobili potranno circolare nell'area, ma nei 18 varchi di accesso è previsto un controllo di polizia.
Nel timore di emulazioni degli attacchi di Nizza e Berlino, i mezzi pesanti saranno inoltre interdetti dalla circolazione. Resteranno poi chiuse tre stazioni della metro (Colosseo per la linea B, Barberini e Spagna per la linea A) e per ragioni di sicurezza rimarranno inaccessibili al pubblico alcuni monumenti ed aree archeologiche come Colosseo, Foro Romano, Palatino e Domus Aurea; anche alcuni esercizi commerciali nelle zone interessate dai cortei potrebbero non aprire.
Oltre alla minaccia terroristica, a destare preoccupazioni è anche la possibile presenza di black bloc all'interno dei cortei. La capitale ospiterà infatti sei manifestazioni: il corteo del Movimento federalista europero partirà alle 11 dalla Bocca della Verità, puntando al Colosseo, dove si ricongiungerà con il corteo di Nostra Europa, in partenza alle 11 da piazza Vittorio e diretto verso l'Arco di Costantino. Le manifestazioni pomeridiane sono oggetto di maggiori timori: alle 14 il corteo EuroStop, per il quale sono previsti circa 8mila partecipanti, partirà da porta San Paolo, attraversando Testaccio, via Marmorata, via Luca della Robbia, lungotevere Aventino e la Bocca della Verità. Alle 15, poi, si muoverà da piazza dell'Esquilino il corteo di Azione Nazionale, che si concluderà in via dei Fori Imperiali. Due manifestazioni statiche sono poi state organizzate da Fratelli d'italia e dal partito Comunista.
In riferimento alle manifestazioni, il ministro Minniti ha dichiarato: "il principio è libertà di manifestare le proprie opinioni, ma con un limite, la violenza".
foto: tgcom24.mediaset.it
Marta Pietrosanti