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VERONA, 6 OTTOBRE 2014 – Dieci sono gli arresti totali eseguito quest’oggi nell’ambito dell’operazione antimafia partita da Taranto per conto del DDA di Lecce. I provvedimenti complessivi era 52 e sono stati conclusi definitivamente a Verona.
10 arresti e accuse a vario titoli: molti incensurati
Le accuse ai 10 arrestati sono di reati contro il patrimonio, porto abusivo di armi, detenzione e traffico di droga. Il capo della squadra mobile, Roberto di Rocca, ha spiegato che molte delle persone coinvolte era incensurate e svolgevano un regolare lavoro. Secondo le indagini, partite già dal 2011, l’associazione mafiosa era nata da due capi clan: Nicola De Vitis, di 46 anni, tarantino detenuto a Verona e Gaetano Ricciardi, di 41 anni, residente a Verona e arrestato a Taranto. L’obiettivo dell’associazione mafiosa era quello di avere un maggior guadagno economico nel territorio Veneto, rispetto a quello Pugliese, guadagno che sarebbe già stato raggiunto nella doppia tentata rapina della gioielleria di Verona nel 2013.
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Tra gli italiani coinvolti ci sono Sergio Cagali, 60 anni di Verona, Davide e Graziano Forti, fratelli di 35 e 40 anni di Isola della Scala e Verona, Fabio Raimondi, 35 anni originario Brescia, Giorgio Saponaro, 32 anni di Brindisi, Riccardo Vallin, 42 anni originario di Verona, Gaetano Ziccardi, 39 anni originario di Napoli e Moreno Rigondanzo, di 36 anni. A questi si aggiungono Mahmoud Gabsi, di 49 anni, Bladimir José Polo Oduver Polo, columbiano di 38 anni.
Erica Benedettelli
[immagine da ilgazzettino]