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Trasporti pubblici, è caos per il nuovo sistema tariffario in Campania
NAPOLI, 3 GENNAIO 2015 - Il primo gennaio è entrato in vigore il nuovo piano tariffario per i trasporti pubblici in Campania ed è stato subito caos. Il sistema disintegrato di biglietti voluto da Caldoro e dall’Assessore ai Trasporti della Regione Campania,Vetrella, ha infatti mandato in confusione centinaia di cittadini, provocando non pochi disagi. [MORE]
Problemi organizzativi e informazioni poco chiare hanno fatto sì che il “debutto” del nuovo sistema si rivelasse un disastro, alimentando non poche polemiche. 10 milioni i biglietti stampati tra singoli e integrati. Tuttavia, per l’utenza non è stato facile reperirli dal momento che non tutte le rivendite ne erano fornite. Come se non bastasse, i pochi fortunati che sono riusciti a trovarli, non hanno potuto obliterarli in quanto le macchinette non li riconoscevano. Così i viaggiatori della metro di piazza Garibaldi muniti del nuovo titolo, hanno dovuto scrivere a mano data e orario del percorso.
Inoltre, a causa di una comunicazione insufficiente, non tutti i cittadini sono al corrente delle novità e in pochi sanno che fino alla fine di gennaio è ancora possibile utilizzare il vecchio Unico Campania.
Immediate le polemiche sul fronte politico. Il vicecapogruppo regionale del Partito Democratico, Antonio Marciano attacca: «Oltre ai disservizi ormai abituali degli ultimi quattro anni, il 2015 si è aperto con nuovi disagi per i campani che utilizzano i mezzi di trasporto pubblico, grazie al caos creato dal nuovo sistema disintegrato di biglietti voluto da Caldoro e Vetrella. Un disastro che avevamo previsto e annunciato, con mancanza di informazioni adeguate, aumento del costo del biglietto integrato e difficoltà nel reperire i ticket aziendali, quella che doveva essere la grande novità voluta dall’Assessore. Intanto, le centrali di stampa illegale si stanno già attrezzando per colmare il vuoto, facilitate anche dalla moltiplicazione dei centri stampa».
«Insomma - ha concluso il consigliere - un brutto pasticcio che si poteva e doveva evitare».
Antonella Pepe, segretario regionale dei Giovani democratici della Campania ha commentato: «Gli studenti pagheranno molto di più per un servizio pessimo»
L’aumento riguarda i nuovi biglietti integrati per autobus, metropolitane e mezzi pubblici. Chi dovrà utilizzare più corse e viaggiare su mezzi di aziende diverse vedrà un rincaro delle tariffe. Aumento compensato dall’introduzione dei biglietti singoli aziendali, validi per un solo viaggio su un mezzo di un’unica azienda, che avvantaggeranno solo una minima parte dell’utenza, ovvero chi si sposta con un mezzo solo e sta fuori poco tempo. Il viaggiatore, però, per rientrare a casa e prendere la corsa di ritorno, dovrà comunque pagare un altro euro. Per il viaggio di andata e ritorno spenderà quindi 2 euro, ossia 70 centesimi in più rispetto al vecchio Unico.
[foto: ilgazzettinovesuviano.com]
Antonella Sica