Cronaca
Trasferito a Roma il prete "anticamorra" di Scampia
NAPOLI- Dopo mesi di lotte e proteste contro il suo trasferimento, il prete di Scampia, don Aniello Manganiello, sarà costretto ad abbandonare la comunità che ha guidato per sedici anni e trasferirsi in un parrocchia di Roma.
I suoi fedeli si sono mobilitati per mesi affinché la decisione sul suo trasferimento venisse revocata, ma le loro richieste sono rimaste inascoltate. Don Aniello è un prete scomodo, uno di quei preti che combattono ancora a fianco della popolazione, un prete che ha sfidato la camorra in una zona dove invece regna sovrana. Perché restasse la popolazione aveva organizzato, lo scorso luglio, una fiaccolata ed esponenti politici da entrambe le parti si erano schierati a suo favore.[MORE] Ma il trasferimento è stato confermato e don Aniello sarà costretto a spostarsi da Scampia al quartiere Trionfale a Roma, dove sarà vicario della parrocchia di San Giuseppe. Gli resta l’amaro in bocca, abbandonato ed emarginato dalla chiesa napoletana, così come ha lasciato intendere nella lettera aperta che ha scritto ai suoi fedeli. Nell’ultima messa, che ha celebrato oggi a Scampia, il prete “anticamorra” ha esordito così: “'É stato un dono del Signore lottare al fianco dei disperati di questo territorio dimenticato dalle Istituzioni