Trasferimento ingiusto di una docente ad anno inoltrato
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La docente di ruolo di italiano, latino e greco Lara Nocito, che ha come sede di titolarità il liceo classico di Cassano Ionio, viene spostata ad anno inoltrato in un’altra scuola e, ritenendo ingiusto il trasferimento , scrive una lettera sulla sua vicenda inoltrandola al movimento dei Partigiani della scuola pubblica, di cui fa parte un cospicuo numero di docenti lametini. I Partigiani, presa a cuore la questione, la diffondono su larga scala per far conoscere all’opinione pubblica le assurdità che accadono, quasi giustificate dalla presenza del Covid-19.
Lara Nocito, aveva fatto domanda di assegnazione provvisoria per poter insegnare in una scuola più vicina a casa, ma l’Atp, l’ex provveditorato di Cosenza sbaglia le graduatorie e viene assegnata al liceo classico di S.Marco Argentano, altro comune da lei opzionato solo dopo il liceo Telesio di Cosenza. « Prendo servizio . scrive - il 3 settembre e inizio ad insegnare in quella scuola». Intanto l’Atp viene commissariato dal dirigente regionale che si fa carico delle correzioni iniziando una serie di azioni senza precedenti.
La notte tra sabato 14 e domenica 15 l’Atp di Cosenza pubblica le nuove assegnazioni e, nonostante il Dlgs 297/94 articolo 455, comma 12 lo impedisca, vengo spostata al liceo Telesio di Cosenza, dopo che sono trascorsi 20 giorni dall’inizio dell’anno scolastico». Lara Nocito si domanda se è normale che un insegnante, che ormai ha instaurato un rapporto con gli alunni, che ha avviato la propria programmazione e le verifiche, venga spostato in un’altra scuola a distanza di un mese dalla fine del trimestre e se era necessario destabilizzare i ragazzi cosi violentemente. «Il diritto del docente all’assegnazione dovuta - scrive Lara Nocito- era già leso e allora, in nome della pandemia, ormai si tende a giustificare tutto, non si poteva almeno chiedere agli insegnanti coinvolti se erano d’accordo?».
Lara Nocito sostiene che , ad oggi i posti liberi per la classe di concorso A013, a cui appartiene , al liceo “Candela” di S.Marco sono tre e per averne conferma basterebbe telefonare al dirigente dottor Florio. Per quanto accaduto grande è l’indignazione di Lara Nocito che non riesce a scusare i responsabili che « hanno spostato vite, esistenze e professionalità che trascorrono parte del loro tempo ad accogliere, sostenere, consolare altre vite spaesate. Non solo io, ma come me molti miei colleghi - conclude la docente - avrebbero scelto di rimanere dove erano. È vergognoso quello che accade. E nessuno dica che la scuola ha un avvio regolare, qui di regolare non c’è nulla. Credo che la scuola, come la sanità, necessiti di nuove azioni, decisioni e persone con competenze, anche e soprattutto umane».
Lina Latelli Nucifero
Foto: Psp