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Trapianti: midollo, in lieve aumento ma ancora pochi. Partita la settimana di sensibilizzazione "Mach it now".
ROMA, 21 SET - Le iscrizioni al registro dei donatori di midollo osseo sono in lieve ripresa ma siamo ancora molto lontani dai livelli pre-pandemia: è il quadro che emerge dai dati elaborati dal Registro IBMDR e dal Centro nazionale trapianti in occasione di "Match it now", la settimana nazionale per la donazione del midollo osseo e delle cellule staminali emopoietiche, in corso fino a sabato 25 settembre.
I nuovi potenziali donatori reclutati in Italia dal 1 gennaio al 31 agosto 2021 sono stati 15.431, il 12,1% in più rispetto ai 13.768 iscritti nello stesso periodo dell'anno precedente. Un segnale positivo, ma ancora insufficiente se si vuole tornare ai numeri di prima dell'emergenza Covid: i donatori iscritti nei primi otto mesi del 2019 erano stati 25.593, oltre 10mila in più. "Il Covid, costringendoci in casa, ha rallentato l'ingresso dei nuovi potenziali donatori, ma rimane alta la propensione alla donazione dei ragazzi e dei giovani, ovvero di quella fascia d'età che ha i requisiti per iscriversi al Registro ", spiega il direttore del Centro nazionale trapianti Massimo Cardillo. Per aderire, infatti, è necessario avere tra i 18 e i 35 anni, godere di buona salute e pesare più di 50 chili.
"Da un'indagine condotta dal Cnt con il portale Skuola.net è emerso che quasi l'80% dei ragazzi dai 14 ai 25 anni è favorevole alla donazione ma ne sa troppo poco", continua Cardillo. "Sono ancora molto diffuse vere e proprie bufale, per esempio in tanti credono che la donazione sia dolorosa o pericolosa. La probabilità di trovare un 'gemello genetico' compatibile per una donazione è molto bassa, circa una su 100mila. Informare correttamente e spronare i ragazzi alla donazione sono proprio gli obiettivi di "Match it now", iniziativa promossa da Ministero della Salute, Centro nazionale trapianti e altre associazioni: oltre un centinaio di appuntamenti in altrettante città italiane, previsti inoltre open day nei centri trasfusionali di molti ospedali. In Emilia Romagna, Liguria, Piemonte e Friuli Venezia Giulia è possibile ricevere direttamente a domicilio il kit per il tampone.