Trapani. Il procuratore Viola è stato inseguito in autostrada per ben 40 minuti
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TRAPANI, 24 MAGGIO 2012 - Il 19 Aprile scorso, una macchina - un' Audi per la precisione- ha braccato l'auto del procuratore di Trapani, Marcello Viola, per ben quaranta minuti a 200 all'ora sull'autostrada A29. La procura di Caltanissetta ha avviato le indagini sull'inseguimento.[MORE]
Il procuratore è in macchina, inseme agli uomini della sua scorta. Stanno percorrendo l'autostrada A29, che collega Palermo a Trapani. Dagli specchietti retrovisori gli uomini della scorta notano una Audi grigia, che sta incollata alla macchina del magistrato. Vogliono la certezza di essere inseguiti, l'auto di Viola rallenta e anche l'uomo alla guida della Audi mette il piede sul freno. Poi la scorta fa finta di fermarsi, la Audi fa la stessa cosa. Il contachilometri della macchina del procuratore ad un certo punto segna i 200. E la tensione sale. La scorta tenta, invano, di seminare gli inseguitori che si dileguano, per scelta loro, quando la macchina di Viola ha ormai superato lo svincolo di Trapani, lasciandosi alle spalle l'autostrada.
Qualcuno ha voluto lanciare una sfida al procuratore di Trapani. Gli inseguitori non hanno avuto neppure il timore che venisse preso il numero di targa. Targa che dai primi rilievi desta più di un sospetto. Gli accertamenti sono ancora in corso.
Dopo una lunga permanenza a Palermo, dove da sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia ha mandato in galera decine e decine di mafiosi e trafficanti di droga tra cui i boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo , Marcello Viola arriva a Trapani lo scorso dicembre.
Numerose le lettere minatorie con messaggi via via sempre più espliciti. A Palermo qualche tempo fa, sui muri di casa del procuratore è comparsa la scritta Viola morirai.
Intanto, per proteggere il magistrato il numero degli agenti di scorta raddoppia.
(foto da: popscreen.com)
Elisa Mirabile