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Tragedia in pista a Salento: la vita di Mattia Ottaviano spezzata in un test High-Speed

Sul circuito di Nardò, una giornata di test si è trasformata in tragedia quando Mattia Ottaviano, 36 anni, un collaudatore di Tuglie, ha perso la vita in un fatale impatto tra la sua Ducati Panigale e una Porsche Panamera. La pista, rinomata per le sue prove ad alta velocità e gestita da Porsche Engineering, è stata teatro dell'incidente mortale poco dopo le 10 di questa mattina.

Durante un test di frenata, la moto di Ottaviano ha tamponato la Porsche, prendendo fuoco all'istante. Nonostante le norme di sicurezza fossero rispettate, la moto è invasa la corsia adiacente, causando il devastante impatto. Ottaviano è stato espulso dalla sua moto, morendo a causa delle gravi ferite. Il conducente della Porsche è rimasto ferito, ma la sua vita non è in pericolo.

Il centro di Nardò è ben noto per i suoi impianti che si estendono su 700 ettari, e che sono al centro di un dibattito acceso per un piano di ampliamento che prevede l'esproprio di terreni e la costruzione di un eliporto, ritenuto da molti non a beneficio della comunità, ma esclusivamente della società gestrice.

Ottaviano, un esperto meccanico con una passione bruciante per le auto e le moto, aveva una storia di successi nelle competizioni automobilistiche. Il suo tragico passaggio lascia un vuoto incolmabile nel mondo della velocità e nel cuore di chi lo conosceva, testimoniando la sua profonda conoscenza tecnica e la sua abilità nelle corse.

In risposta a questo lutto e ad altri recenti incidenti sul lavoro, Cgil e Uil hanno indetto uno sciopero e presidi in tutta Italia. A Lecce, le segreterie provinciali hanno programmato un'ora di sciopero con presidio davanti al centro tecnico, mentre figure sindacali di spicco chiedono azioni decisive per rafforzare la sicurezza sul lavoro e giustizia per le vittime.

La comunità del motorsport, insieme ai lavoratori di tutta Italia, ora attende risposte, mentre la memoria di Mattia Ottaviano si trasforma in un simbolo di una passione profonda e di una vita spezzata troppo presto.