Tragedia nel Mediterraneo, almeno 40 morti asfissiati nella stiva di un barcone
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AGRIGENTO, 15 AGOSTO 2015 – Il bilancio è di almeno 40 morti nell'ennesima tragedia nelle acque del Mediterraneo: la notizia è stata data dalla Marina militare attraverso un tweet, la cui “Cigala Fulgosi” ha soccorso il barcone al largo della Libia. Le vittime sono morte soffocate nella stiva della nave, che trasportava in tutto circa 400 persone.
Il comandante della nave Massimo Tozzi ha fatto sapere che sono stati tratti in salvo 319 migranti, tra cui minori e una decina di donne. I morti della stiva sarebbero stati soffocati dai gas di scarico, per il fatto che in questi tipi di viaggio chi paga di più può occupare il posto ponte, mentre gli altri vengono ammassati giù. “È stata una scena a forte impatto emotivo, c'erano diversi cadaveri immersi in acqua, combustibile ed escrementi umani”, ha detto il comandante, “questo il quadro che si è presentato ai nostri uomini quando sono saliti a bordo”.
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Alfano: senza soluzione Libia ci saranno ancora tragedie
Il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha così commentato: “La nuova tragedia di oggi non sarà l'ultima se non si risolve il problema della Libia; faccio appello alla comunità internazionale”. Sulle dichiarazioni del segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, che in un'intervista – poi ritirata – aveva accusato il governo di essere assente sul fronte immigrazione, Alfano ha tagliato corto: “Noi facciamo un mestiere diverso dalla Chiesa e comunque do per buona la rettifica delle parole di monsignor Galantino e non quello a lui in un primo momento attribuito”.
Sono 103mila i migranti sbarcati in Italia dal primo gennaio ad oggi, un migliaio in meno rispetto allo scorso anno. Le vittime sono però circa 2.300 rispetto ai 1.779 decessi registrati nello stesso periodo del 2014. L'altra grave emergenza è scoppiata a Kos, l'isola greca di fronte le coste turche, dove continuano a sbarcare ogni giorno centinaia di migranti, soprattutto siriani. Ieri sono sbarcate circa 2.500 persone sull'isola, a cui verranno rilasciati permessi per partire verso altre destinazioni e alleggerire il carico di profughi sull'isola greca.
Poseidon senza mezzi
L'agenzia Ue Frontex difficilmente riesce a gestire le emergenze, trovandosi senza i mezzi necessari per garantire la missione di pattugliamento in mare Poseidon. Il commissario Ue per le migrazioni, Dimitris Avramopoulos, ha ribadito ieri con forza l'appello agli Stati membri: offrano navi, aerei, personale tecnico “così come si sono impegnati a fare all'ultimo vertice”.Da Bruxelles frattanto arrivano notizie di uno stanziamento di circa 32,74 milioni di euro, che dovrebbero giungere presto per sostenere sia l'autorità di gestione degli aiuti che la prima accoglienza dell'Unhcr. È prevista inoltre l'attivazione del meccanismo di protezione civile europeo, per fornire assistenza umanitaria sulle isole.
Foto: ilmessaggero.it
Dino Buonaiuto