Cronaca

Tragedia in Trentino. Valanga travolge 3 sciaplinisti: un morto

TRENTO - 17 MAR. 2025 - Una valanga ha travolto tre scialpinisti nella zona di Capanna Presena, in Val di Sole, in Trentino. Purtroppo, uno di loro ha perso la vita dopo essere rimasto intrappolato sotto la neve, mentre gli altri due sono stati tratti in salvo dai soccorritori.

Sul posto sono immediatamente intervenuti gli uomini del Soccorso Alpino, supportati dall’elicottero, che hanno lavorato senza sosta per recuperare i dispersi.

Un'altra tragedia si è consumata a Forcella Giau, tra San Vito di Cadore e Cortina d’Ampezzo (Belluno), dove una valanga, staccatasi nel pomeriggio di domenica, ha causato due vittime.

Dopo una notte di lotta tra la vita e la morte, nella tarda serata di ieri è deceduto anche il secondo scialpinista coinvolto: si tratta di Abel Ayala Anchundia, 38 anni, nato in Ecuador ma residente a Vittorio Veneto (Treviso).

L'uomo è stato ritrovato dai soccorritori sotto due metri di neve, già in gravi condizioni, ed elitrasportato d’urgenza all’ospedale all’Angelo di Mestre, dove però non ce l’ha fatta. La valanga ha causato anche la morte di Elisa De Nardi, 40enne di Conegliano (Treviso), deceduta ieri sera all’ospedale di Treviso.

La donna era stata l’ultima a essere estratta dai soccorritori, essendo rimasta sepolta sotto oltre tre metri di neve.

Suo fratello, Andrea De Nardi, 51 anni, è stato invece il primo a essere recuperato: non era completamente sommerso e ha riportato la frattura di una caviglia. Attualmente si trova ricoverato all’ospedale di Pieve di Cadore.

Un altro incidente legato alle valanghe si è verificato sul ghiacciaio del Toula, nel massiccio del Monte Bianco, sotto Punta Helbronner.

Qui, uno sciatore freerider è rimasto ferito dopo essere stato travolto da una slavina. Fortunatamente, i suoi compagni sono riusciti a estrarlo in tempo dalla neve, evitando il peggio.

Sul posto sono intervenuti il Soccorso Alpino valdostano e il personale del 118, che hanno trasferito il ferito in ospedale.

Secondo una prima diagnosi, ha riportato lesioni a una gamba, ma non sarebbe in pericolo di vita.

Questi episodi drammatici richiamano l’attenzione sulla pericolosità della montagna in questo periodo dell’anno, caratterizzato da condizioni del manto nevoso instabili e da un rischio valanghe elevato.

Le autorità raccomandano la massima prudenza e invitano gli appassionati di sci alpinismo e freeride a consultare i bollettini meteo e nivologici prima di avventurarsi fuori pista.