Cronaca
Tragedia hotel Rigopiano, sei indagati tra funzionari e amministratori
FARINDOLA (PE), 27 APRILE- Sei nomi sono stati inseriti dalla procura di Pescara nel registro degli indagati per la tragedia dell'hotel Rigopiano di Farindola, nella provincia pescarese; lo scorso 18 gennaio una valanga staccatasi dal Monte Siella uccise 29 persone su 40 presenti nell'albergo. Nell'elenco degli indagati figurano anche i nomi del sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, e del presidente della provincia di Pescara Antonio di Marco, accusati di omicidio colposo plurimo e lesioni colpose.[MORE]
Insieme a loro, nel registro degli imputati, anche il direttore dell'albergo, Bruno di Tommaso, due funzionari provinciali, Paolo D'Incecco (dirigente delegato alle Opere pubbliche) e Mauro Di Blasio (responsabile della Viabilità provinciale) e infine il geometra comunale Enrico Colangeli. Condividono tutti lo stesso capo d'imputazione, ma Di Tommaso risulta indagato anche per violazione dell'articolo 437 del codice penale, che prevede la punizione per l'omissione del "collocamento di impianti, apparecchi o segnali destinati a prevenire disastri o infortuni sul lavoro". Il funzionario è accusato di non aver previsto nel Documento di valutazione del rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori della sua ditta (la Gran sasso resort spa) il rischio di essere colpiti da una slavina.
In generale, l'indagine poggia sull'assunto che la strada provinciale numero 8, resa inagibile da 2 metri di neve, avrebbe dovuto essere accessibile per permettere l'evacuazione dei presenti nell'albergo, che sono invece rimasti bloccati al suo interno, con le terribili conseguenze che ne sono derivate.
fonte: ilmessaggero.it, larepubblica.it
foto: larepubblica.it
Marta Pietrosanti