Cronaca
Tragedia 200 immigrati, durante i soccorsi, cadono in mare; tantissimi dispersi
Lampedusa, 06 aprile 2011 - Recuperate dalla Guardia costiera 47 persone, continuano le ricerche davanti Lampedusa Duecento migranti sono caduti in mare, stanotte, mentre venivano soccorsi da alcune unità della Guardia costiera a circa 39 miglia da Lampedusa. Quarantasette le persone finora recuperate, mentre continuano le ricerche degli altri naufraghi.[MORE]
La Tunisia dice no ai rimpatri massicci per i 20 mila sbarcati a Lampedusa quest'anno ma si impegna a rafforzare i controlli per evitare nuove partenze e ad accettare la riammissione rapida delle persone che arriveranno in Italia dopo l'entrata in vigore del decreto che concede il permesso di soggiorno temporaneo di sei mesi, che sara' firmato domani. Questi i termini dell'accordo tecnico raggiunto a Tunisi dal ministro dell'Interno Roberto Maroni e dal suo collega Habib Essid. E' stato un negoziato fiume, durato quasi nove ore, nel corso del quale la delegazione italiana ha provato a spingere sui rimpatri di massa dei 20 mila tunisini arrivati in questi tre mesi. Roma ha gia' inviato nei giorni scorsi a Tunisi un elenco di mille persone pronte per essere rispedite nel Paese di partenza. Le ipotesi messe sul tavolo erano quelle di farne partire un centinaio al giorno con navi e aerei, gia' pronti per l'operazione.
Un impegno, pero', che il fragile governo transitorio di Tunisi non si e' sentito di prendere. Niente numeri e date dei voli di rimpatrio dunque, ma la disponibilita' del Paese nordafricano a riprendersi direttamente, con procedure semplificate (bastera' il riconoscimento della persona da parte dell'autorita' consolare, senza l'invio delle schede dattiloscopiche) coloro che arrivano in Italia dopo l'entrata in vigore del permesso di soggiorno a tempo. In questo modo, fanno notare dal Viminale, c'e' un effetto deterrente, perche' i tunisini non saranno incentivati a partire sapendo di andare incontro al rimpatrio spiccio. ''Soddisfatto'' dell'intesa si e' detto Maroni, spiegando che ''cosi' si apre una fase di cooperazione piu' intensa tra i due Paesi: ora bisognera' attuarla. Se gli impegni saranno mantenuti avremo risolto il problema''. Un risultato, dunque, che va messo alla prova, tenendo conto della debolezza del nuovo Stato tunisino che sta faticosamente ricomponendo i suoi pezzi dopo la caduta del regime di Ben Ali'.
L'accordo, un ''processo verbale'' lo ha definito il ministro dell'Interno, prevede anche la donazione alla Tunisia di sei motovedette, quattro pattugliatori ed un centinaio di fuoristrada alle forze di polizia tunisine in modo che possano riprendere i controlli sulle coste, per ora praticamente inesistenti.
Il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza per alzata di mano la relazione presentata dall'eurodeputato Fiorello Provera (Lega Nord) sull'emergenza migratoria dal nordafrica che ha colpito Lampedusa. La relazione raccomanda ai governi dei 27 di assistere l'Italia e chiede alla Commissaria Malmstrom di attivare il meccanismo di solidarieta' previsto nei trattati, inclusa la direttiva 55 sulla 'protezione temporanea' dei rifugiati che provengono da zone di guerra .
DA LAMPEDUSA NON PARTE 'FLAMINIA', PONTI AEREI
La nave "Flaminia", che avrebbe dovuto trasferire circa 600 immigrati da Lampedusa, non partirà. La decisione è stata presa in serata dalle forze dell'ordine, che in mattinata avevano annunciato la partenza del traghetto. La nave era attraccata intorno alle 13 nella banchina di Cala Pisana, ma dopo alcune ore ha lasciato il molo senza migranti a bordo. Continua, invece, il ponte aereo per Bari: due voli sono già decollati e un terzo dovrebbe partire in serata, con a bordo i profughi sbarcati all'alba e provenienti dalle coste libiche.
IN MOLISE PRONTO CENTRO, ACCOGLIERA' 200 PERSONE
E' stata realizzata presso il Centro Funzionale della Protezione Civile nel Comune di Campochiaro (Campobasso) la struttura di accoglienza per circa 200 cittadini extracomunitari: a renderlo noto è la Prefettura di Campobasso. La Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco ha tempestivamente allestito il Centro di Accoglienza, con materiali resi disponibili dal Ministero dell'Interno. La Prefettura ha coordinato, inoltre, le misure finalizzate alla vigilanza del centro, a cura delle Forze di Polizia, ed è stata attivata l'Asrem per la predisposizione di servizi per eventuali esigenze sanitarie. L'arrivo dei cittadini extracomunitari è previsto nelle prossime ore.
PRIMI ARRIVI NEL LAZIO,640 IN CASERMA
Nessun bambino, nessuna donna, ma solo uomini adulti tra i 640 immigrati che sono da stasera ospitati nella ex caserma dismessa De Carolis di Civitavecchia. Sono i primi migranti ospitati nel Lazio, i primi ad arrivare sulla nave Clodia, prima destinata a Taranto e poi dirottata nella cittadina laziale. Gli enti locali si sono dati da fare per l'ospitalita ma il monito è unanime: anche le Regioni del nord devono accogliere. E la Presidente Renata Polverini, attiva sul fronte accoglienza, non ha lasciato spazio a dubbi: "la permanenza è temporanea, e ci auguriamo, per noi e per loro, il più breve possibile".
'MODELLO TOSCANA' VA, NIENTE TENDOPOLI
Tendopoli? In Toscana non se ne parla proprio. Ad ospitare i migranti che giungono a Livorno dall'operazione di 'svuotamento' di Lampedusa - 300 la notte scorsa e 200 domani mattina - sono solo strutture disseminate in sette province su dieci. Il 'modello Toscana', unica regione che ha cocciutamente perseguito questo tipo di organizzazione dell' ospitalità sembra per ora un successo. Ed il governatore Enrico Rossi pare avere a portata di mano, dopo la disponibilità mostrata dalla Lega, anche il secondo obiettivo: quello di fornire a tutti i migranti un permesso temporaneo di soggiorno per motivi umanitari.
BOSSI: OK BERLUSCONI, CHIUDERE E SVUOTARE VASCA -
"Dobbiamo chiudere i rubinetti e cominciare a svuotare la vasca". Così Umberto Bossi,parlando a Montecitorio, dopo il voto sul conflitto di attribuzione in merito alla vicenda Ruby, torna sul tema immigrazione esprimendo soddisfazione per le iniziative di Silvio Berlusconi. "L'importante è che si sia mosso. Ora lasciamo lavorare Maroni, otterrà ottimi risultati", aggiunge, in Tunisia l'accordo si chiude. "Ora - spiega il capogruppo della Lega Marco Reguzzoni - l'importante è chiudere i rubinetti. Quello sono il primo problema. Lo svuotare la vasca, come dice Bossi, è il problema successivo". Il presidente dei deputati del Carroccio ha quindi indicato negli accordi bilaterali con i paesi del nord Africa, al momento, la principale strada da seguire.
Bossi è favorevole ai permessi temporanei per gli immigrati tunisini. Così essi "vanno in Francia e in Germania". Lo ha detto lo stesso ministro parlando con i giornalisti a Montecitorio. Dopo aver spiegato il suo assenso ai permessi temporanei per gli immigrati tunisini, Bossi ha aggiunto: "Faccio quello che posso".
LAMPEDUSA, TEMPESTA DOPO LA QUIETE
La tempesta dopo la quiete. A Lampedusa la tregua non ha retto: già ieri sera, mentre l'isola assaporava i primi sorsi di normalità, tre barconi sono arrivati in porto nel giro di un paio d'ore. E nella calma piatta di stamane una carretta con 400 a bordo è scivolata fino a spiaggiarsi a Cala Croce: uno sciame di extracomunitari si è sparso per le contrade dell'isola, dove i carabinieri l'hanno bloccato. La parziale novità consiste nel fatto che arrivavano dalla Libia, rotta molto frequentata fino al 2008 e poi ripresa con gli sporadici arrivi delle scorse settimane. Gli operatori umanitari si sono dovuti barcamenare in una babele di lingue: gli immigrati sono somali, eritrei, etiopi, nigeriani, burkinabé, ghanesi, maliani, pakistani, bengalesi, gambiani e si aggiungono ai tunisini arrivati oggi e a quelli che da giorni o settimane sono ricoverati nel centro d'accoglienza. Il numero fa 1.500 o poco più, cifra a cui la giornata di oggi ha dato un notevole contributo. Quelle compiute dalla macchina dei trasferimenti sembrano le fatiche di Sisifo: se quattromila migranti sono andati via in tre giorni, lasciandone circa 600 nel centro d'accoglienza, oggi ne sono arrivati 917. L'equazione che tende a zero è solo un insoddisfatto desiderio degli uomini delle forze dell'ordine, che con i mezzi a loro disposizione ne hanno portati via 300 in aereo con destinazione Bari. Non è invece partita la nave "Flaminia", che per tutto il giorno è rimasta al molo di Cala Pisana in attesa di ordini, che in serata sono arrivati: indietro tutta. E Trapani stamani ha accolto nella tendopoli di Chinisia 700 stranieri.
Nessuna protesta da parte degli abitanti, ma a lamentarsi ci ha pensato il sindaco, chiedendo risarcimenti per i disagi del proprio territorio. Il risarcimento che invocano i 171 minori - secondo il dato fornito da 'Save the children' - ancora presenti nell'isola, consiste invece in un viaggio che li porti via da Lampedusa. Vanno via a piccoli gruppi: 70 ieri, 40 oggi. E per ognuno che parte due si ribellano e scoppia la rivolta. E' accaduto anche oggi, era accaduto ieri e il giorno prima, quando i giovani avevano dato fuoco a una struttura della parrocchia e compiuto atti di autolesionismo. Nel pomeriggio hanno parzialmente ripetuto il copione: un paio di ragazzi si sono feriti al torace e all'addome usando lamette o pezzi di vetro; venti sono scappati attraverso un foro praticato nella rete di recinzione del Cpt e sono stati subito riacciuffati. Erano andati verso il porto, in cerca di una nave che li prendesse a bordo. Hanno trovato la polizia.
E domani, c'é da scommetterci, si ricomincia. Intanto, fuori dal Cpt, continua il lento ritorno alla normalità: al porto vecchio si lavora di gomito per ripulire la banchina e togliere l'immondizia accumulata sulla cosiddetta "Collina della vergogna", dove per giorni hanno dormito e bivaccato fino a cinquemila extracomunitari. Ma ancor prima che l'isola sia tirata a lucido, è arrivata una troupe di cameramen inviata dal ministero del Turismo con un compito che non sembra il più urgente: iniziare le riprese per realizzare uno spot pubblicitario che porti visitatori nell'isola, una volta famosa per la Spiaggia dei conigli e oggi cinicamente definita da qualcuno "Hotel Africa". In quest'opera di maquillage ci mette del suo anche il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo, il quale ha detto che qualora la Sicilia dovesse ospitare la finale di Miss Italia, la candidata numero uno sarà Lampedusa, dove il Comune ha preso molto sul serio l'ipotesi annunciata dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, di costruire un campo da golf: nel piano triennale delle opere pubbliche, redatto dall'amministrazione, sotto la voce "Riqualificazione ambientale" è comparsa la realizzazione dell'impianto, trenta ettari per un costo previsto di 76 milioni di euro.
(Ansa)