Cronaca

Prato: tracce di sangue sul fucile del padre di Sara Baldi

PRATO, 01 AGOSTO – Ancora non vi è nessuno indagato ufficiale per la morte della giovane coppia di Prato, ritrovata il 26 Luglio scorso nel proprio appartamento. Ma gli indizi finora presi in considerazione sembrano trovarsi tutti sul fucile di Roberto Baldi, 55 anni, nonché padre della giovane Sara Baldi, vittima a soli 23 anni di una mattanza che ha ucciso anche il compagno Imad Merouane, 28 anni. [MORE]


Sulla canna di uno dei due fucili sequestrati sarebbero state rinvenute delle tracce di sangue compatibile con quello delle due vittime. Secondo gli inquirenti questo vuol dire una cosa sola: quel fucile era sul luogo del delitto. Anche i proiettili rivenuti nella casa di Via Ariosto 17 sarebbero compatibili con le cartucce sequestrate al Baldi. Mentre si attendono i risultati dell’esame balistico, che arriveranno la prossima settimana, una sola certezza: sono stati i colpi da arma da fuoco ad uccidere Sara e Imad.


E quella valigia rinvenuta vicino ai cadaveri parlava forse della voglia dei due di andare via, in Germania, per poter permettere a lui di trovare quel lavoro che qui in Italia non aveva finora trovato. Questo sosterrebbe lo zio di Imad, arrivato da Genova. “Hanno aperto la porta al loro assassino mentre erano a letto. Non si apre a una persona sconosciuta in mutande” avrebbe dichiarato l’uomo. Accoltellati e finiti a colpi di fucile? Vedremo se l’ipotesi del duplice omicidio sarà poi confermata nel tempo. Da parte della Procura di Prato massimo riserbo e nessuna dichiarazione ufficiale.

Cecilia Andrea Bacci