Estero

TPP, i Paesi del Pacifico verso l'accordo di libero scambio senza gli USA

CROTONE, 21 MAGGIO 2017 - I ministri del Commercio di 11 Paesi stanno lavorando alla definizione di un nuovo accordo di libero scambio per i Paesi che si affacciano sul Pacifico senza gli Stati Uniti. [MORE]

La soluzione è stata annunciata in conferenza stampa dal ministro del Commercio della Nuova Zelanda, Todd McClay, in occasione dell'incontro ad Hanoi, in Vietnam, dei rappresentanti dei Paesi firmatari.

Per McClay, gli 11 Stati hanno deciso di avviare i negoziati per un patto alternativo e "salvare il TPP", dopo che il rappresentante speciale per il commercio dell'amministrazione Trump ha escluso che gli States possano rientrare nel Trans Pacific Partnership.

Decisivo il ruolo dei rappresentanti del commercio di Giappone, Nuova Zelanda e Australia. I ministri si sono detti d'accordo ad accogliere nuovamente gli Stati Uniti nel caso cambiassero posizione.

"Oggi gli Usa possono credere che non sia nel loro interesse far parte del TPP, ma le circostanze in futuro possono cambiare", ha dichiarato il ministro australiano per il Commercio, Steven Ciobo.

Il TPP è un accordo tra 12 Paesi - Canada, Cile, Messico, Perù, Australia, Brunei, Giappone, Malesia, Nuova Zelanda, Singapore, Vietnam e Stati Uniti - che insieme rappresentano il 40% dell'economia mondiale ed è nato sotto la presidenza di Barack Obama, che ne aveva fatto una della priorità del suo secondo mandato.

Il trattato opera attraverso l'applicazione di regolamenti comuni per l'abbattimento delle tariffe, l'adozione di norme comuni per il commercio elettronico e i servizi finanziari e l'uniformità delle norme sul diritto d'autore.

Siglato nel 2015 dopo 12 mesi di difficili negoziati, è stato immediatamente revocato da Donald Trump, sebbene non sia ancora entrato in vigore in attesa del via libero del Senato Usa.

Daniele Basili

immagine da nbcnews.com