Toyo Ito è l'architetto vincitore del Premio Pritzker 2013
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LOS ANGELES (CALIFORNIA), 18 MARZO 2013 – Assegnato il Pritzker Architecture Prize 2013: il vincitore è l’architetto Toyo Ito. Ad annunciarlo è stato Thomas J. Pritzker , Presidente della Hyatt Foundation, nella giornata di ieri. Ito è il sesto architetto giapponese a ricevere il premio, dopo figure quali Tadao Ando e Ryue Nishizawa.[MORE]
Il vincitore è stato insignito del Pritzker Price poiché è considerato una della menti con maggior inventiva nel panorama dell’architettura contemporanea ed ha alle spalle una vasta produzione di opere attraverso le quali ha sperimentato in ambito tecnologico, con i materiali, le forme e le strutture. I suo edifici esprimono spesso una particolare sensibilità poetica e l’approccio adottato è sempre improntato alla novità.
Il 71enne Ito si è laureato nel 1965 presso la facoltà di architettura dell’Università di Tokyo e nel 1971 ha aperto il proprio studio Urban Robot, il cui nome suggerisce il chiaro interesse per la tecnologia sopracitato. Ha firmato numerose opere, tra cui La torre dei venti a Yokohama, il Nagaoka Liyric Hall del 1994, la Mediateca di Sendai e la Serpentine Gallery a Londra.
La cerimonia ufficiale di premiazione si terrà il 29 maggio, presso la J. F. Kennedy Presidential Library and Museum di Boston. Un luogo particolarmente significativo, poiché l’edificio è stato disegnato da un altro Premio Pritzker, l’architetto Ieoh Ming Pei. Nel dare l’annuncio, Thomas Pritzker ha affermato: «Siamo particolarmente onorati che la cerimonia abbia luogo alla Kennedy Library proprio nel giorno del compleanno dello stesso Presidente».
Toyo Ito ha reagito affermando: «Faccio architettura tenendo ben presente come sia possibile creare spazi più confortevoli se ci si libera almeno per un po’ dei ogni tipo di restrizione. Quando un edificio è completo, però, acquisto la dolorosa consapevolezza della mia stessa inadeguatezza e questa si trasforma in energia per affrontare un nuovo progetto». Ha poi terminato il proprio commento dichiarando che «non riuscirà mai a definire chiaramente il proprio stile architettonico e che non sarà mai completamente soddisfatto del proprio lavoro».
Valentina Vitali
(Fonti www.pritzkerprize.com e blog.archpaper.com)