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Totò Schillaci, l'eroe delle Notti Magiche, si spegne a 59 anni

Il bomber di Italia '90 ci lascia, dopo una lunga battaglia contro il cancro


PALERMO, 18 settembre 2024, ore 13:35Totò Schillaci, il volto simbolo delle “Notti Magiche” di Italia '90, è morto a 59 anni. L'ex attaccante, protagonista del Mondiale italiano, era stato ricoverato in condizioni critiche il 7 settembre nel reparto di pneumologia dell'ospedale Civico di Palermo. Oggi, l'Italia e il mondo del calcio piangono un uomo che ha regalato sogni indimenticabili a un'intera generazione.


Schillaci veniva dalla serie B, ma in quel magico 1990 divenne un fuoriclasse improvviso. Le sue sei reti al Mondiale, con gli occhi spiritati e le braccia al cielo, fecero sognare il Paese, pur senza portare a casa il titolo. Come recita una delle sue frasi celebri: "Il gol è tutto", titolo della sua autobiografia del 2016, e per Schillaci, i suoi gol rimasero scolpiti nella memoria collettiva. Quei momenti lo trasformarono in un eroe nazionale, un ragazzo di Sicilia che incarnò l'anima e la speranza degli italiani.


Dall'ascesa alla caduta


La carriera di Schillaci fu costellata di grandi successi e momenti difficili. Dopo il mondiale, la sua stella iniziò lentamente a eclissarsi. La separazione dalla prima moglie, Rita Bonaccorso, e la tensione mediatica attorno alla sua vita privata minarono la serenità del bomber. È rimasto noto un episodio durante una partita contro il Bologna, quando minacciò l'avversario Fabio Poli con un furioso: "Ti faccio sparare". Un segno di quanto la pressione e la frustrazione avessero cominciato a pesare sul suo cammino.


Nel 1992 lasciò la Juventus, club con cui aveva vissuto momenti di gloria, per approdare all'Inter, dove segnò 11 gol in 30 partite e partecipò al trionfo nerazzurro in Coppa UEFA. Poi, un sorprendente trasferimento in Giappone, dove Schillaci divenne il primo calciatore italiano a giocare nella J. League con il Júbilo Iwata, vincendo il campionato nipponico nel 1997, prima di un grave infortunio che lo costrinse al ritiro.


Un'icona che ha saputo reinventarsi


Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, Schillaci non abbandonò mai del tutto i riflettori. Si candidò nel 2001 come consigliere comunale a Palermo con Forza Italia, ma si dimise pochi anni dopo. Nel 2004 partecipò al reality show "L'isola dei famosi", confermando la sua capacità di reinventarsi. Schillaci recitò anche in film e serie TV, dimostrando un lato artistico e imprevedibile, interpretando persino un boss mafioso in "Squadra antimafia - Palermo oggi" nel 2011.


Negli ultimi anni, tra autobiografie, partecipazioni a programmi televisivi come "Back to School" e "Pechino Express", il mito di Totò Schillaci ha continuato a vivere, anche al di fuori dei campi di calcio. "Non ho mai smesso di sognare", diceva spesso, e forse proprio questo suo spirito indomabile gli ha permesso di rimanere un'icona così amata.


L'ultimo addio


Con la sua morte, l'Italia perde uno dei protagonisti più amati dello sport nazionale, ma il suo ricordo rimarrà indelebile, grazie alle imprese di quel lontano 1990, quando un giovane siciliano divenne l'eroe delle “Notti Magiche” e regalò emozioni che nessun tifoso dimenticherà mai.


Totò Schillaci resterà per sempre nei cuori degli italiani, come testimoniano le parole di chi lo ha conosciuto e amato: "Non si può dimenticare chi ha fatto sognare milioni di persone", ha dichiarato un suo ex compagno di squadra.


Il calcio, oggi, si ferma per ricordare un campione che, con un solo sguardo, sapeva accendere l'entusiasmo di un'intera nazione.


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