Torre Annunziata: accordi tra clan per estorcere il pizzo, 12 arresti
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TORRE ANNUNZIATA, 6 SETTEMBRE 2017 - Un'operazione dei Carabinieri avvenuta nella notte a Torre Annunziata, nel napoletano, ha inflitto un duro colpo al clan camorristico dei Gionta.
Su disposizione d'urgenza dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, i militari dell'Arma hanno eseguito un decreto di fermo nei confronti di 12 persone, accusate - a vario titolo - di estorsione e di detenzione e porto illecito di armi aggravati da finalità mafiose. [MORE]
Secondo l'impianto accusatorio, i membri del clan imponevano il pizzo a imprese, commercianti, centri medici e avevano accordi con altri clan per la spartizione del territorio.
L'indagine ha riguardato le attività di capi e affiliati della cosca storicamente egemone nel territorio di Torre Annunziata. I militari sono riusciti a ricostruire l'attuale organigramma, appurando che l'attuale reggenza è ancora in mano a esponenti della "vecchia guardia".
I servizi hanno permesso di raccogliere prove sufficienti per documentare una diffusa e sistematica attività estorsiva nei confronti di decine di imprese, esercizi commerciali, società di ormeggi e centri medici. Ai malcapitati veniva imposto il pagamento mensile del pizzo, stabilito in base alla loro capacità economica, e qualche extra in occasione delle principali festività dell'anno.
Le indagini, infine, hanno permesso di scoprire che il clan aveva stretto patti criminali con i gruppi camorristici Gallo-Cavalieri e i Limelli-Vangone, per la spartizione del territorio e delle imprese da sottoporre a pizzo.
Daniele Basili
immagine da liberainformazione.org